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Italia – Analisi del PIL a 12 mesi, erano stati troppo ottimisti

Italia – Analisi del PIL a 12 mesi, erano stati troppo ottimisti

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Il quadro economico italiano negli ultimi 12 mesi sembra avere subito una brusca frenata, secondo le più recenti stime del Prodotto Interno Lordo (PIL). I dati, appena pubblicati, evidenziano una revisione al ribasso della crescita, indicando sfide significative per l'economia del paese.

La stima odierna del PIL italiano conferma una contrazione dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, segnalando una significativa flessione. Ancor più preoccupante è la revisione della crescita rispetto al secondo trimestre del 2022, che passa da un modesto 0,4% a un modestissimo +0,3%. Questo andamento del PIL mette in evidenza una debolezza strutturale dell'economia italiana.

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Analizzando le componenti del PIL, emerge un quadro inquietante. Rispetto al trimestre precedente, i consumi sono rimasti stagnanti, segnalando una scarsa fiducia dei consumatori nell'andamento economico. Gli investimenti, che rappresentano spesso il motore della crescita, sono scesi dell’1,7%, indicando una ridotta propensione da parte delle imprese a investire in un contesto incerto.

Le importazioni, anch'esse ferme, indicano una debolezza nei legami commerciali internazionali, mentre le esportazioni hanno subito una contrazione dello 0,6%, segnalando possibili difficoltà nel posizionamento dei prodotti italiani sui mercati globali. Questi dati denotano una vulnerabilità dell'Italia in un contesto economico mondiale incerto e mutevole.

Approfondendo l'analisi rispetto al trimestre precedente, emergono ulteriori segnali di preoccupazione. I consumi finali nazionali rimangono stazionari, confermando una tendenza alla prudenza da parte dei cittadini. Gli investimenti fissi lordi subiscono una contrazione dell’1,7%, sottolineando una mancanza di fiducia nel clima degli affari.

Le importazioni restano invariate, suggerendo una stagnazione nel consumo di beni esteri, mentre le esportazioni subiscono un calo dell'0,6%, indicando una difficoltà nel posizionamento dei prodotti italiani sui mercati internazionali.

Inoltre, tutti i comparti produttivi registrano una diminuzione delle attività. L'agricoltura, l'industria e i servizi subiscono rispettivamente una contrazione dell’1,4%, dell’1,2% e dello 0,1%. Questa contrazione generalizzata mette in luce una sfida sistemica che coinvolge diversi settori dell'economia italiana.

Il quadro dipinto dai dati del PIL pone una serie di interrogativi sulle prospettive economiche del paese. Le cause di questo rallentamento possono derivare da fattori sia interni che esterni, come la persistente incertezza globale, le difficoltà legate alla gestione della pandemia e la debolezza strutturale di alcuni settori chiave.

Affrontare questa situazione richiederà un approccio olistico, che coinvolga misure sia a breve termine per stimolare la crescita che azioni a lungo termine per rafforzare la resilienza dell'economia. Solo attraverso un impegno congiunto del settore pubblico e privato sarà possibile affrontare le sfide attuali e costruire una base solida per la ripresa economica.

In conclusione, il rallentamento economico italiano evidenziato dalle recenti stime del PIL richiede una riflessione approfondita e azioni tempestive per mitigare gli impatti negativi e porre le basi per una ripresa sostenibile.

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Salute

Un farmaco potrebbe contribuire contro l’obesità, senza il moto

Un farmaco potrebbe contribuire contro l’obesità, senza il moto

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Nel mondo della ricerca scientifica, una scoperta recente potrebbe rappresentare una svolta nella lotta contro l'obesità e altre patologie metaboliche. Un farmaco innovativo, noto come SLU-PP-332, sviluppato da un professore di farmacia dell'Università della Florida, potrebbe aprire la strada a un trattamento senza precedenti per coloro che affrontano sfide legate al peso e al metabolismo.

Il SLU-PP-332 appartiene a una classe di farmaci chiamati 'mimetici dell'esercizio', progettati per fornire i benefici dell'attività fisica senza richiedere sforzi fisici. La sua azione mira a imitare gli effetti dell'esercizio fisico, convincendo i muscoli a pensare di essere coinvolti in un'attività fisica più intensa di quella effettivamente compiuta. I risultati ottenuti nei test condotti su topi sono sorprendenti, aprendo la strada a ulteriori ricerche e potenziali applicazioni cliniche.

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Il leader della ricerca, il professore Thomas Burris, spiega che il farmaco agisce su un gruppo di proteine chiamato Err, responsabile dell'attivazione di importanti vie metaboliche nei tessuti ad alto consumo energetico, come muscoli, cuore e cervello. Questo stimola un percorso metabolico naturale che imita i cambiamenti osservati durante l'allenamento di resistenza, portando a un aumento del dispendio energetico e ad un metabolismo più veloce dei grassi nel corpo.

I risultati degli studi condotti in collaborazione con ricercatori della Washington University di St. Louis e della St. Louis University sono stati pubblicati sul 'Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics'. Nei test su topi obesi, il farmaco ha dimostrato la capacità di ridurre significativamente l'accumulo di grasso corporeo, con una perdita di peso del 12% senza influenzare l'appetito o l'assunzione di cibo.

Ciò che rende questo farmaco particolarmente promettente è il suo potenziale impatto su condizioni oltre all'obesità. Ricerche in corso indicano che potrebbe essere efficace nel trattamento dell'insufficienza cardiaca, rinforzando il muscolo cardiaco nei topi. Inoltre, il farmaco sembra non generare effetti collaterali gravi, aprendo la strada a ulteriori sperimentazioni e sviluppi.

Il prossimo passo per i ricercatori sarà perfezionare la struttura del farmaco, rendendolo, idealmente, disponibile sotto forma di pillola per facilitarne l'uso. Sebbene il trattamento sia ancora nelle prime fasi di sviluppo e non sia stato testato sull'uomo, la prospettiva di un farmaco in grado di mimare i benefici dell'esercizio senza richiedere sforzi fisici potrebbe rappresentare una rivoluzione nel campo della medicina metabolica. Resta da vedere come questa scoperta si tradurrà nella pratica clinica, ma le premesse sono certamente entusiasmanti per il futuro della salute e del benessere.

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Crypto

Continua il giallo dietro l’identità di Satoshi Nakamoto

Continua il giallo dietro l’identità di Satoshi Nakamoto

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Nel mondo della criptovaluta, la figura enigmatica di Satoshi Nakamoto è stata oggetto di ferventi discussioni e speculazioni fin dalla nascita del Bitcoin nel 2008. Recentemente, una svolta interessante sembra aver gettato luce sull'identità dietro l'account X che utilizza il nome di Nakamoto: sembra che dietro a questo pseudonimo si nasconda Andy Rowe, amico stretto di Craig Wright.

I rumors sono esplosi dopo un tweet pubblicato da Rowe, annunciando il suo coinvolgimento nell'account Satoshi Nakamoto su X. La notizia ha scatenato un'ondata di discussioni e dibattiti sulla sua autenticità e sull'impatto che potrebbe avere sulla comunità delle criptovalute.

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Secondo alcune fonti, sia Rowe che Craig Wright sono legati a un altro account su BTC nel 2009 con il defunto Hal Finney. Tuttavia, la validità di queste affermazioni è stata messa in discussione, con alcuni sostenitori di Rowe che suggeriscono che le informazioni sotto il tweet di Satoshi potrebbero non essere del tutto accurate.

Le affermazioni di Fauvel e Rowe, che sembrano minimizzare l'importanza di quanto dichiarato da X, sono state accolte con scetticismo da parte della comunità delle criptovalute. Molti lettori hanno lasciato commenti sotto i tweet di Satoshi Nakamoto su X, sottolineando che questo non può essere il vero creatore di Bitcoin, ma piuttosto un account legato a Craig Wright senza prove tangibili.

Il ritorno in auge dell'account di Satoshi Nakamoto su X, creato solo nel 2018, ha sollevato domande sulla sua autenticità, specialmente dato che il vero creatore di Bitcoin è scomparso nel 2011. La comunità ha notato che l'account è verificato con una spunta blu, ma molti si chiedono se questa autenticazione abbia senso per una figura che ha sempre cercato l'anonimato.

L'ipotesi che la spunta blu possa essere stata ottenuta come parte di un abbonamento Premium su X o per fini di monetizzazione ha portato ulteriori speculazioni sulla reale motivazione dietro l'identità verificata. Il profilo, gestito da Rowe, era stato dichiarato inattivo per cinque anni prima del recente annuncio, alimentando ancora di più il mistero intorno a questa figura.

Il risveglio del profilo di Satoshi Nakamoto ha scatenato dibattiti accesi nella crypto-community, con diverse opinioni che emergono sulla sua autenticità e sulle intenzioni dietro il suo ritorno. Un account su X, identificato come Pledditor, ha addirittura chiesto pubblicamente a Elon Musk, proprietario di X, la cancellazione di questo presunto account falso, definendo l'intera situazione "imbarazzante".

In attesa di ulteriori sviluppi, il mondo delle criptovalute rimane sospeso tra la speranza di scoprire finalmente l'identità di Satoshi Nakamoto e la cautela nei confronti delle nuove informazioni che emergono. La verità dietro l'account X potrebbe essere molto più complessa di quanto inizialmente sembrasse.

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Economia

BCE – Convinzione sulle decisioni in merito ai tassi per contrastare l’inflazione

BCE – Convinzione sulle decisioni in merito ai tassi per contrastare l’inflazione

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La Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, ha recentemente sottolineato la stabilità dei tassi di interesse di riferimento, evidenziando la loro importanza nel contribuire al ritorno tempestivo dell'inflazione ai livelli di medio termine. Le sue dichiarazioni sono state fatte durante la Conferenza annuale sulla politica monetaria organizzata dall'Istituto di Francoforte. Lagarde ha fornito un quadro dettagliato della situazione economica attuale e ha delineato i criteri che guideranno le decisioni future della BCE.

Lagarde ha iniziato analizzando il periodo recente, definendolo come "incredibilmente impegnativo" per i responsabili delle politiche monetarie a livello globale. La complessità del panorama macroeconomico è stata alimentata da una serie di shock di domanda e offerta sovrapposti, che hanno richiesto un adattamento rapido e flessibile delle politiche. Questa rapida evoluzione ha portato a un "cambiamento di paradigma nella definizione della politica monetaria", culminato in un ciclo di rialzi senza precedenti.

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Lagarde ha chiarito che le decisioni future della BCE saranno ancorate a tre criteri fondamentali: le prospettive di inflazione, la dinamica dell'inflazione di fondo e la forza della trasmissione della politica monetaria. Questo quadro ha guidato un inasprimento che, partito in modo deciso, ha poi rallentato per raggiungere un ritmo più normale. La Presidente ha assicurato che la BCE manterrà tassi di interesse sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario.

Lagarde ha evidenziato quattro aspetti chiave trattati durante la Conferenza. In primo luogo, si è concentrata sulla transizione dal regime di bassa inflazione pre-pandemia agli attuali tassi elevati, evidenziando come ciò abbia influenzato la trasmissione degli shock. Ha sottolineato che la propagazione degli shock dal lato dell'offerta non è lineare, con una maggiore intensità durante periodi di inflazione elevata.

La Presidente ha riconosciuto che il rapido cambiamento nelle prospettive di inflazione ha portato a un altrettanto veloce orientamento della politica monetaria. Questo ha sollevato interrogativi sulla calibrazione ottimale della politica in situazioni in cui l'accomodamento deve essere ritirato rapidamente dopo una lunga fase di allentamento. Lagarde ha anche evidenziato la discussione in corso sulla forza e sulla velocità della trasmissione monetaria, sottolineando l'incertezza introdotta nell'attuale ciclo di inasprimento.

Concludendo il suo intervento, Lagarde ha sottolineato un aspetto distintivo della risposta alla pandemia: l'allineamento tra politiche monetarie e fiscali. Questo ha generato una ripresa inaspettatamente forte, accompagnata da un inasprimento senza precedenti della politica monetaria globale. La Presidente ha chiuso la sua presentazione evidenziando l'importanza di affrontare l'attuale scenario complesso con una visione bilanciata e mantenendo la flessibilità necessaria per adattarsi a sviluppi futuri.

Le dichiarazioni di Christine Lagarde forniscono una panoramica approfondita della posizione attuale della BCE e dei fattori che influenzeranno le decisioni future. Il suo discorso evidenzia la complessità del contesto economico mondiale e la necessità di un approccio flessibile e bilanciato per affrontare le sfide in evoluzione. La BCE si impegna a mantenere tassi di interesse che contribuiranno al ritorno dell'inflazione ai livelli di medio termine, mantenendo un occhio vigile sulle prospettive economiche in rapida evoluzione.

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Politica

Tunisia – Opposto nuovo rifiuto alla collaborazione sull’immigrazione

Tunisia – Opposto nuovo rifiuto alla collaborazione sull’immigrazione

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Sono trascorsi poco più di due mesi da quando la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte si sono recati in Tunisia per siglare un memorandum d'intesa con il presidente Kais Saied. L'obiettivo era avviare una cooperazione su vari fronti, soprattutto per quanto riguarda la gestione dell'immigrazione. Tuttavia, da allora, i rapporti tra Bruxelles e Tunisi hanno subito un progressivo raffreddamento, culminato con l'annuncio shock di Saied di rifiutare i fondi europei.

L'accordo raggiunto nei mesi precedenti prevedeva che l'Unione Europea versasse centinaia di milioni di euro alla Tunisia per stabilizzare le finanze e affrontare le spese legate alla gestione dei migranti. In cambio, l'UE aveva chiesto la collaborazione della Tunisia per prevenire le partenze e gestire il flusso migratorio. Tuttavia, a metà settembre, si sono presentati i primi problemi quando una delegazione di europarlamentari è stata negata l'ingresso nel Paese, scatenando la reazione indignata degli eurodeputati.

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Dopo il rifiuto di accogliere la delegazione europea, i Socialisti hanno chiesto alla Commissione di sospendere il memorandum, mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha sollecitato von der Leyen a sbloccare rapidamente i fondi destinati alla Tunisia. Da quel momento, la situazione diplomatica è rimasta in stallo, apparentemente senza soluzione.

La svolta arriva con l'annuncio di Kais Saied del rifiuto dei fondi europei. In una dichiarazione criptica rilasciata il 2 ottobre, il presidente tunisino ha dichiarato che la Tunisia accetta la cooperazione, ma rifiuta la carità e l'elemosina. Saied ha sottolineato che la decisione di respingere gli aiuti non è legata all'importo in questione, ma piuttosto alla difesa della sovranità nazionale e alla coerenza con lo spirito dell'intesa firmata a Tunisi.

Secondo Saied, la Tunisia, come molti altri paesi, ha sofferto a causa dell'attuale sistema globale che manca di giustizia e rispetto per la dignità umana. Egli ha ribadito che il suo Paese non vuole essere nuovamente vittima di questo sistema, così come i paesi da cui provengono le ondate migratorie. La decisione di rifiutare gli aiuti europei rappresenta quindi un atto di difesa della dignità e della sovranità tunisina.

Il rifiuto della Tunisia di accettare i fondi europei segna una significativa rottura nei rapporti tra il Paese nordafricano e l'Unione Europea. La questione solleva diverse sfide diplomatiche e solleva interrogativi sulla futura collaborazione tra le due parti. Mentre la Tunisia afferma di non volere pietà, ma rispetto, l'Unione Europea dovrà affrontare la sfida di bilanciare la gestione dei flussi migratori con il rispetto per la sovranità nazionale dei paesi coinvolti. La situazione attuale pone una serie di domande sulla direzione futura delle relazioni euro-tunisine e sulla capacità di entrambe le parti di trovare un terreno comune per affrontare le sfide comuni.

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Tecnologia

Si prospetta un futuro prossimo, con A.I. più intelligenti di tutti gli umani

Si prospetta un futuro prossimo, con A.I. più intelligenti di tutti gli umani

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Nel corso di una recente conferenza SoftBank World, il CEO della holding finanziaria, Masayoshi Son, ha proiettato una visione audace e provocatoria sull'avanzamento dell'Intelligenza Artificiale (IA). Secondo Son, una forma di Intelligenza Artificiale Generale (AGI) che supererà l'intelletto umano potrebbe diventare una realtà entro i prossimi 10 anni.

La sua prospettiva suggerisce che questa AGI sarà "dieci volte più intelligente della somma totale di tutta l'intelligenza umana", aprendo la strada a una nuova era in cui la tecnologia supererà le capacità cognitive umane in quasi tutte le sfere. Son respinge l'idea che l'IA non possa superare l'intelligenza umana, sottolineando che l'IA generativa già ha dimostrato di superare gli esseri umani in alcune aree. Secondo lui, l'IA apprende, si allena e deduce autonomamente, un processo che rassomiglia in modo sempre più marcato al funzionamento del cervello umano.

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Intrigante è anche l'introduzione da parte di Son del concetto di "Super Intelligenza Artificiale", un'entità che prevede entro i prossimi 20 anni e che dovrebbe superare l'intelligenza umana di un fattore impressionante, pari a 10.000 volte. Questa prospettiva apre la strada a scenari futuri che potrebbero sfidare la nostra comprensione attuale dell'interazione uomo-macchina e delle implicazioni etiche connesse all'avanzamento tecnologico accelerato.

La cautela di Masayoshi Son è ulteriormente evidenziata dalla sua riflessione su come affrontare il futuro quando queste forme di intelligenza avanzata diventeranno realtà. Incoraggia a pensare a come prepararsi per questo inevitabile cambiamento, sottolineando che SoftBank ha già iniziato a integrare l'IA in tutti gli aspetti della propria attività. In particolare, il magnate nipponico esprime fiducia nella società di progettazione di architetture ARM, di proprietà di SoftBank dal 2016, come il fulcro di una rivoluzione nell'IA.

Un collegamento video con il CEO di ARM, Rene Haas, ha fornito ulteriori dettagli sulla visione di SoftBank. Haas ha enfatizzato l'importanza dell'efficienza energetica nei progetti di ARM, sottolineando il ruolo cruciale che questa caratteristica svolgerà nel mondo dell'IA in evoluzione. Mentre Masayoshi Son predice l'arrivo dell'AGI entro 10 anni, Haas si dimostra più cauto, indicando un orizzonte temporale di 20 a 40 anni.

Queste proiezioni ambiziose e stimolanti sollevano domande cruciali sulla direzione in cui si sta dirigendo la nostra società tecnologica. Come affronteremo il potenziale impatto di una Super Intelligenza Artificiale? Quali saranno le conseguenze etiche, sociali ed economiche di un tale cambiamento? Mentre il futuro si fa più avvincente, solo il tempo dirà se le previsioni di Masayoshi Son si avvereranno, aprendo un nuovo capitolo nella storia dell'umanità.

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Economia

Mercati finanziari internazionali, regna un clima di tensione

Mercati finanziari internazionali, regna un clima di tensione

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Lunedì è iniziata con un'inversione di tendenza per gli indici azionari europei, che hanno segnato una leggera ripresa dopo una fase iniziale in territorio negativo. Tale inversione è stata attribuita a una pausa nel rally dei rendimenti obbligazionari. Tuttavia, la cautela continua a dominare i mercati, poiché la pressione legata ai tassi di interesse rimane elevata.

Nel contesto europeo, l'attenzione è focalizzata sulla dichiarazione della presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, che ha ribadito la necessità di una politica monetaria sufficientemente restrittiva per contrastare l'inflazione. Questa posizione ha influenzato diversi indici, con il FTSE MIB di Milano in calo dello 0,07%, il CAC 40 di Parigi in aumento dello 0,41%, il DAX 40 di Francoforte in crescita dello 0,25%, l'IBEX 35 di Madrid in ribasso dello 0,08%, l'AEX di Amsterdam in salita dello 0,52%, e il FTSE 100 di Londra invariato allo 0,00%.

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Le tensioni sui mercati obbligazionari europei sono evidenti, con gli operatori che reagiscono alle dichiarazioni della Federal Reserve statunitense sull'aspettativa di tassi di interesse alti per un periodo prolungato. Questo ha portato a una serie di vendite, soprattutto sulle scadenze più lunghe, con il rendimento del BTp italiano a 10 anni sopra il 5% e il Bund tedesco al 3%, segnando il massimo dal 2012 e dalla metà del 2011 rispettivamente.

L'incertezza politica negli Stati Uniti aggiunge ulteriori sfide ai mercati globali, con il caos al Congresso e la sfiducia dello speaker della Camera Kevin McCarthy che ha sollevato preoccupazioni sul futuro della legge di bilancio americana. Questo elemento di incertezza contribuisce a una leggera diminuzione dei futures di Wall Street.

Inoltre, gli indici PMI dell'Eurozona hanno mostrato un lieve miglioramento, ma il quadro complessivo rimane in contrazione. La prospettiva di tassi di interesse elevati a lungo termine ha accelerato le vendite sui mercati obbligazionari europei, con il differenziale tra i BTp e i Bund che si attesta a 198 punti.

Sul fronte delle azioni, a Milano Banca Monte Paschi Siena ha registrato un aumento del 5,08%, mentre le società del settore energetico e le utility hanno sostenuto il FTSE MIB, con buone performance da parte di Italgas, Enel, Terna e Snam. Tuttavia, il settore industriale, rappresentato da Prysmian, Stellantis e Leonardo, ha mostrato un calo.

La situazione dei mercati asiatici riflette la chiusura negativa di Wall Street e delle borse europee, con la Borsa di Tokyo che ha concluso gli scambi in calo del 2,28%, l'Hong Kong Hang Seng in ribasso dell'1%, e l'indice S&P/ASX 200 australiano in diminuzione dell'1%.

In conclusione, l'attuale scenario finanziario è caratterizzato da tensioni sui mercati obbligazionari, incertezza politica negli Stati Uniti e la prospettiva di tassi di interesse elevati a lungo termine. Gli investitori rimangono cauti mentre monitorano da vicino gli sviluppi economici e politici che influenzeranno le decisioni future della BCE e la direzione dei mercati globali.

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