Acciaierie d’Italia vs. commissari straordinari: Scontro sul futuro dell’ex Ilva

L'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva è imminente, ma l'atmosfera è carica di tensione mentre l'azienda Acciaierie d'Italia e i tre commissari straordinari si scontrano su questioni cruciali. La società ha recentemente rilasciato una lettera firmata dall'amministratore delegato Lucia Morselli e dal direttore Affari legali e societari Giuseppe Montin, ribadendo la sua posizione di non fornire le informazioni richieste dai commissari il 13 febbraio scorso, necessarie per continuare l'ispezione del sito di Taranto.

L'ispezione, iniziata il 2 febbraio scorso e interrotta prematuramente a causa del rifiuto di Acciaierie d'Italia di fornire dati cruciali sulla produzione e sulle giacenze, ha scatenato un conflitto aperto. La società sostiene di non essere obbligata a fornire tali informazioni secondo il contratto stipulato, mentre i commissari ritengono che senza tali dati l'ispezione sia del tutto inutile.

In aggiunta a questo scontro, l'amministratore delegato Lucia Morselli ha intentato una querela contro Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, per le sue dichiarazioni su Repubblica, in cui ha accusato Morselli di aver mentito al parlamento riguardo alla situazione produttiva e di mercato dell'azienda.

Acciaierie d'Italia respinge le accuse dei commissari, affermando che le informazioni richieste non sono essenziali per l'ispezione e che altre ispezioni sono state condotte con successo senza tali dati. Inoltre, la società risponde alle critiche riguardanti i Programmi di manutenzione, dichiarando di averli forniti nei report trimestrali inviati.

Nel frattempo, le aziende dell'indotto dell'ex Ilva sono state convocate a Palazzo Chigi per un incontro con i rappresentanti del governo, previsto per lunedì 19 febbraio. Al centro del confronto rimane la richiesta delle imprese di avere garanzie sulla salvaguardia dei crediti vantati con Acciaierie d'Italia nel caso di un'eventuale amministrazione straordinaria.

Parallelamente, i sindacati si preparano a un incontro per discutere della situazione, mentre attivisti e delegati USB protestano davanti alla Prefettura di Taranto per sostenere i lavoratori che rischiano il fallimento delle proprie famiglie a causa del mancato pagamento delle retribuzioni.

La situazione all'ex Ilva è quindi caratterizzata da un clima di tensione e incertezza, con molte parti in gioco e interessi contrapposti. Resta da vedere come si evolveranno gli eventi e quale sarà il destino dell'importante complesso industriale.

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