Affrontare l’ipertensione attraverso una dieta equilibrata

L'ipertensione, comunemente nota come pressione alta, è una condizione che richiede un'attenzione particolare, e uno degli aspetti fondamentali nella gestione di questa patologia è la revisione dell'alimentazione. Emanuele Rinninella, nutrizionista clinico presso il Policlinico Gemelli di Roma, fornisce preziosi consigli su come affrontare l'ipertensione attraverso una dieta sana ed equilibrata.

Uno degli approcci raccomandati è seguire la dieta DASH, acronimo di "Dietary Approaches to Stop Hypertension". Questo modello alimentare è sorprendentemente simile alla dieta mediterranea e si caratterizza per un elevato consumo di verdure, frutta fresca e secca, latticini magri, pesce, carni bianche, legumi, pasta e riso integrale. Al contempo, prevede una significativa riduzione dell'apporto di sale, grassi saturi, zuccheri e alcol. Studi clinici hanno dimostrato l'efficacia di questa dieta nel migliorare l'ipertensione e altri parametri di salute come colesterolo, trigliceridi e insulina.

Il sale, contenente sodio, è uno dei principali colpevoli dell'ipertensione in quanto favorisce la ritenzione di liquidi e aumenta il volume del sangue. Pertanto, limitare l'assunzione di sale a non più di 5 grammi al giorno è fondamentale. Questa raccomandazione non si applica solo al sale da tavola, ma anche a cibi processati come salumi, snack salati, cibi in scatola e salse che utilizzano il sale come conservante.

Il potassio, presente in alimenti come frutta, verdura, cereali integrali e frutta secca, è un alleato nella lotta contro l'ipertensione. Competendo con il sodio, il potassio regola il bilancio idrico e il pH del sangue, favorendo l'eliminazione dell'eccesso di sodio attraverso le urine e contribuendo alla vasodilatazione delle arterie.

L'aglio, famoso per le sue proprietà antiipertensive, contiene composti solforati come l'allicina, che aiutano a eliminare l'eccesso di sodio attraverso l'effetto diuretico. Inoltre, l'aglio stimola la produzione di composti vasodilatanti, facilitando il flusso del sangue e riducendo la pressione sulle pareti dei vasi.

Il calcio, presente in alimenti come yogurt, latte scremato e formaggi freschi a basso contenuto di sale, svolge un ruolo importante nella regolazione della pressione arteriosa. In sinergia con il potassio, contribuisce a mantenere i vasi sanguigni elastici e favorisce l'eliminazione del sodio in eccesso attraverso le urine.

I grassi omega-3, presenti in salmone, sardine, tonno, alici e sgombri, riducono il danno alle pareti dei vasi sanguigni causato da radicali liberi e infiammazione cronica, contribuendo così a mantenere le arterie elastiche.

Un'inattesa buona notizia è che il cioccolato fondente con un contenuto di cacao superiore all'80-90% può essere benefico per l'ipertensione. I flavonoidi presenti nel cioccolato stimolano la produzione di ossido nitrico, rilassando e dilatando i vasi sanguigni, facilitando il flusso del sangue e contribuendo all'eliminazione dell'eccesso di sodio nelle urine.

Bere acqua è un'altra pratica salutare, in quanto aumenta la diuresi e contrasta la ritenzione idrica, contribuendo a ridurre la pressione. Le acque bicarbonato calciche, grazie al calcio, possono essere particolarmente utili nel mantenere la pressione arteriosa entro limiti normali.

Tuttavia, alcune precauzioni sono necessarie. La caffeina, ad esempio, può aumentare la resistenza muscolare del cuore e dei vasi sanguigni, quindi è consigliabile limitarne il consumo. Inoltre, la liquirizia contiene glicirrizina, una sostanza che può influenzare l'equilibrio di sodio e potassio nel sangue, aumentando la ritenzione di sodio e liquidi, quindi è meglio evitarla per chi soffre di ipertensione o problemi cardiaci.

In conclusione, una dieta equilibrata, ricca di alimenti che favoriscono la riduzione della pressione arteriosa, può giocare un ruolo significativo nella gestione dell'ipertensione. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute, come un nutrizionista o un medico, per adattare la dieta alle esigenze individuali e monitorare l'efficacia delle scelte alimentari nel controllo della pressione alta.

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