Aiuti a fondo perduto nel settore agricolo, firmato il decreto

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Il panorama economico delle imprese operanti nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura sta per ricevere un importante impulso grazie all'introduzione di nuovi contributi a fondo perduto. Questi incentivi, previsti dalla Legge di Bilancio 2023, rappresentano una significativa opportunità per le imprese desiderose di investire nell'innovazione e nello sviluppo sostenibile. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) hanno recentemente sottoscritto un decreto che stabilisce le linee guida per l'accesso a tali agevolazioni, aprendo la strada a una nuova fase di crescita e modernizzazione per il settore.

Gli incentivi sono rivolti alle imprese attive nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura e mirano a sostenere progetti di innovazione finalizzati a incrementare la produttività attraverso l'adozione delle più avanzate tecnologie disponibili. Tra gli obiettivi prioritari dei progetti rientrano:

Gestione Digitale dell'Impresa: L'agevolazione supporta l'implementazione di soluzioni digitali per ottimizzare la gestione delle operazioni aziendali. L'adozione di tecnologie avanzate contribuirà a migliorare l'efficienza e la precisione delle attività quotidiane.

Tecnologie 4.0 per il Risparmio delle Risorse: L'utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica e infrastrutture 4.0 consentirà un risparmio significativo di risorse come l'acqua e una riduzione dell'impiego di sostanze chimiche. Ciò non solo avrà un impatto positivo sull'ambiente, ma anche sulla sostenibilità economica delle imprese coinvolte.

Valorizzazione dei Sottoprodotti: L'agevolazione promuove l'utilizzo dei sottoprodotti provenienti dalle attività agricole, ittiche e acquicole, incentivando la creazione di nuove fonti di reddito e la riduzione degli sprechi.

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Le piccole e medie imprese (PMI) singole o associate, insieme alle loro cooperative e associazioni, sono i soggetti idonei a presentare richiesta per l'accesso ai benefici.

Tuttavia, sono richiesti alcuni requisiti chiave, tra cui:

Qualifica Aziendale: Le imprese devono essere iscritte al registro delle imprese con la qualifica di "impresa agricola", "impresa ittica" o "impresa agromeccanica".

Attività Continuativa: Le imprese devono essere operative da almeno due anni alla data di presentazione della domanda.

Sede Operativa in Italia: È richiesto che le imprese abbiano sede operativa in Italia.

Solidità Finanziaria: Le imprese non devono rientrare nella categoria di "imprese in difficoltà" secondo i criteri del Regolamento GBER.

Conformità agli Aiuti di Stato: Le imprese non devono essere coinvolte in situazioni di ricezione, rimborso o deposito di aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Gli investimenti in innovazione tecnologica devono oscillare tra 70.000 e 500.000 euro, con un limite minimo di 10.000 euro per il settore della pesca.


Questi investimenti devono essere effettuati successivamente alla presentazione della domanda.

Le imprese interessate possono presentare la domanda utilizzando la modulistica resa disponibile dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) attraverso un'apposita procedura a sportello. Nel documento di richiesta, le aziende devono fornire informazioni quali il nome e le dimensioni dell'impresa, la sua localizzazione e l'elenco dei beni agevolabili, con il costo netto al netto dell'IVA.

I contributi saranno erogati in un'unica soluzione, direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o al fornitore dei beni acquistati. Il bilancio stanziato per l'implementazione di questi incentivi ammonta a 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Questo impegno finanziario rappresenta un segnale tangibile dell'impegno del governo nel sostenere e potenziare il settore agricolo, ittico e acquicolo attraverso l'innovazione tecnologica.

In definitiva, l'introduzione di nuovi contributi a fondo perduto per l'innovazione nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura rappresenta un'opportunità senza precedenti per le imprese italiane di abbracciare la modernizzazione e la sostenibilità. Grazie alla collaborazione tra il MEF, il MASAF e ISMEA, il settore potrà fare affidamento su un sostegno concreto per migliorare la propria produttività, adottare tecnologie all'avanguardia e creare un futuro più sostenibile per tutti.

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