Argentina: Javier Milei vince le elezioni al ballottaggio
Politica
Nell'elezione storica dell'Argentina, Javier Milei, noto ultraliberista di destra e anarcocapitalista, ha trionfato con il 56% dei voti nel ballottaggio contro il candidato peronista progressista Sergio Massa. Con l'86% dei voti scrutinati, questa vittoria segna un momento cruciale per il paese sudamericano.
L'ex presidente americano Donald Trump ha elogiato Milei, definendo la sua elezione come un passo importante per trasformare l'Argentina e renderla di nuovo grande. Anche il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha inviato congratulazioni e auguri a Milei, sottolineando i legami storici e culturali profondi tra Italia e Argentina.
In un discorso appassionato dopo la vittoria, Milei ha dichiarato: "Oggi inizia la fine della decadenza argentina. Iniziamo la ricostruzione e a voltare la pagina della nostra storia. Riprendiamo il cammino che non avremmo mai dovuto perdere." Ha promesso un abbraccio alla libertà, segnalando un cambiamento radicale rispetto al modello di stato critico che, a suo dire, impoverisce solo alcuni, lasciando la maggioranza a soffrire.
Il futuro presidente ha inoltre avvertito coloro che potrebbero resistere alle riforme, dicendo: "Sappiamo che ci sono persone che resisteranno per mantenere i loro privilegi. Saremo implacabili: dentro la legge tutto, fuori la legge niente." Ha chiesto al governo uscente di Alberto Fernandez di assumersi la responsabilità del paese fino alla fine del mandato, evidenziando l'urgenza di affrontare questioni cruciali come l'inflazione, la povertà, la miseria e l'insicurezza.
Milei, noto per il suo stile eccentrico, ha presentato un'immagine più formale nel suo primo incontro pubblico dopo la vittoria, abbandonando il chiodo di pelle per una giacca e cravatta. Accanto a lui c'era la sua sorella Karina, che lo ha sostenuto durante l'intera campagna elettorale.
Sebbene Milei non abbia affrontato direttamente alcune delle sue proposte più controverse, come la dollarizzazione o la chiusura della Banca Centrale, ha enfatizzato il suo motto: "Viva la libertà, maledizione." Questa dichiarazione è stata accolta con entusiasmo dalla folla che si è riunita nelle città di tutto il paese, da Buenos Aires a Cordoba a Mendoza, festeggiando con bandiere biancocelesti, canti, balli, rulli di tamburo e caroselli di auto.
Il neo-presidente assumerà il suo mandato il 10 dicembre, coincidendo con il quarantesimo anniversario della democrazia dall'ultima dittatura militare. Milei ha sottolineato la gravità della situazione e l'assenza di spazio per mezze misure, impegnandosi a portare l'Argentina su un percorso liberale, prospettando un futuro in cui il paese diventerà una potenza mondiale entro 35 anni. La sua elezione rappresenta un capitolo significativo nella storia argentina, e il mondo ora osserva con attenzione le scelte e le azioni del nuovo presidente.
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