Argentina – Megadecreto di Milei sotto accusa: Un giudice federale accoglie l’azione collettiva
Politica
Un giudice federale argentino ha aperto la strada a un potenziale confronto costituzionale accogliendo un'azione collettiva presentata da organizzazioni civili contro il controverso megadecreto sulla deregulation annunciato dal governo di Javier Milei. Questa mossa legale segue giorni di proteste diffuse in varie città dell'Argentina, alimentate dalle modifiche proposte che interessano oltre 350 norme e settori chiave della società.
Il decreto, già in vigore, può ancora essere soggetto a un veto del Congresso argentino nonostante la sua attuazione immediata. Tra le principali modifiche apportate dal decreto, vi è la deregolamentazione del servizio internet via satellite e della medicina privata, nonché la flessibilizzazione del mercato del lavoro. Inoltre, diverse leggi nazionali sono state abrogate, mentre alcune società statali sono destinate a essere convertite in società per azioni, agevolando il processo di privatizzazione.
Gli oppositori del decreto, rappresentati dai firmatari dell'azione collettiva, accusano Milei di "abuso di potere". Questa accusa si basa sulla percezione che le modifiche proposte minaccino i diritti e le condizioni di vita dei cittadini argentini. Organizzazioni civili e sindacati hanno già programmato una manifestazione di protesta davanti ai tribunali per chiedere l'impugnazione del decreto e la sospensione immediata dei suoi effetti.
La prossima fase vedrà la procura generale affrontare le contestazioni, con la possibilità che il caso arrivi fino alla Corte Suprema. Questo processo legale promette di essere un banco di prova cruciale per valutare la costituzionalità delle azioni del governo di Milei e stabilire se il megadecreto sia effettivamente un passo necessario e urgente o, come sostengono i critici, un esercizio di eccessivo potere esecutivo.
Mentre il confronto legale si sviluppa, la società argentina rimane divisa sulla questione, con sostenitori e oppositori del governo che esprimono opinioni contrastanti sulle implicazioni a lungo termine di queste misure sulla vita quotidiana e sull'economia del paese sudamericano.
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