Astensione italiana sulla risoluzione Onu per una tregua a Gaza, critiche dalle opposizioni

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L'Italia ha scelto di astenersi dalla votazione sulla risoluzione dell'ONU per una tregua a Gaza, una decisione che ha suscitato critiche da diverse parti, in particolare dalle opposizioni. La posizione del governo italiano è stata difesa dalla premier Giorgia Meloni, che ha sottolineato che la scelta rifletteva l'equilibrio necessario per evitare un'escalation del conflitto. Questa posizione, secondo Meloni, era in linea con quella di molti altri Paesi europei e del G7.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha giustificato l'astensione affermando che il testo della risoluzione non era accettabile, poiché mancava una condanna esplicita di Hamas e non garantiva la possibilità di difesa per Israele. Tajani ha ribadito la necessità di condannare gli attacchi di Hamas e ha sottolineato il diritto di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, di difendersi.

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Le critiche più severe sono arrivate dalle opposizioni, con la segretaria del Pd Elly Schlein che ha definito l'astensione un errore. Schlein ha elogiato i Paesi come Francia, Spagna e Portogallo che hanno votato a favore della risoluzione, esprimendo preoccupazione per la situazione umanitaria e chiedendo una fine immediata della violenza contro i civili.

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha definito la decisione del governo "pilatesca", sottolineando che per raggiungere la pace sono necessari coraggio e determinazione, non debolezza. Anche Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, ha appoggiato l'astensione, affermando che il testo non sottolineava adeguatamente la natura terroristica di Hamas e non riconosceva il diritto di difesa di Israele.

Dall'opposizione verde, Angelo Bonelli ha etichettato il voto italiano come scandaloso, esortando a contrastare il terrorismo di Hamas e a opporsi alla logica della guerra che colpisce la popolazione civile. Il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio, ha definito la decisione un grave errore, sottolineando la necessità di condannare sia Hamas che Israele con la stessa determinazione, proteggendo la vita dei civili.

In conclusione, la posizione dell'Italia sull'astensione dalla risoluzione dell'ONU ha generato un acceso dibattito e critiche, evidenziando le divergenze di opinione sulla gestione del conflitto a Gaza.

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