Attacco dell’Iran a Erbil: Il Mossad nel mirino dell’Irgc nella regione del Kurdistan iracheno

Nel recente attacco condotto dal Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (Irgc) iraniano su Erbil, nel nord dell'Iraq, l'organizzazione ha rivendicato di aver preso di mira e distrutto uno dei principali quartier generali dello spionaggio del regime sionista, il Mossad, nella regione del Kurdistan iracheno. L'azione è stata eseguita attraverso l'utilizzo di missili balistici.

Secondo un comunicato ufficiale dell'Irgc, l'obiettivo principale era il centro per lo sviluppo di operazioni di spionaggio e la pianificazione di azioni terroristiche nella regione, con particolare attenzione al territorio iraniano. L'Irgc ha affermato che le operazioni offensive continueranno finché non saranno vendicate le ultime gocce di sangue dei martiri.

Tuttavia, l'attacco ha avuto gravi conseguenze per la popolazione civile nella regione autonoma del Kurdistan iracheno. Almeno quattro civili sono stati uccisi e sei feriti, secondo le autorità locali. Il Partito democratico del Kurdistan (Pdk), al potere a Erbil, ha confermato la morte di civili, inclusi un magnate del settore immobiliare e membri della sua famiglia.

Le autorità irachene hanno condannato gli attacchi dell'Iran, definendoli un "attacco alla sovranità" del loro paese. La tensione tra i due stati è aumentata a seguito di questo episodio.

La Ong 'Hengaw', con sede in Norvegia, ha riferito che durante l'attacco delle Guardie della rivoluzione dell'Iran a Hawler (Erbil), almeno cinque civili, tra cui un bambino di 11 mesi, hanno perso la vita, mentre molti altri bambini sono rimasti feriti.

La comunità internazionale osserva con preoccupazione l'escalation delle tensioni in questa regione già turbolenta, e si sollevano interrogativi sulla legalità e sulla proporzionalità dell'azione condotta dall'Irgc. L'Iraq ha chiesto il rispetto della sua sovranità e ha chiamato alla moderazione per evitare ulteriori escalation che potrebbero mettere a rischio la stabilità della regione.

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