Aumento delle diagnosi di DSA in Italia: Complessità, necessità e rischi

Il recente rapporto del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha evidenziato un notevole aumento nella percentuale di studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) in Italia. Questo fenomeno ha sollevato importanti interrogativi e stimolato il dibattito su vari aspetti, dall'efficacia delle diagnosi alla possibile connessione tra DSA e riduzione della dispersione scolastica.

Una delle ragioni dietro questa crescente tendenza sembra essere la Legge 170, che ha svolto un ruolo cruciale nel promuovere maggiore interesse e sensibilità nei confronti dei DSA. Questa legislazione ha contribuito all'identificazione di casi precedentemente non diagnosticati, specialmente nella scuola secondaria di secondo grado. Tuttavia, la sua implementazione ha anche sollevato domande sulla correlazione effettiva tra diagnosi di DSA e riduzione della dispersione scolastica.

A differenza delle disabilità a scuola, le diagnosi di DSA mostrano una significativa disomogeneità territoriale. Questo solleva interrogativi sulla coerenza delle pratiche diagnostiche e sulla necessità di standardizzare i criteri di identificazione dei DSA in tutto il paese.

Un aspetto critico emerso dal dibattito è la "pressione" esercitata da scuole e famiglie per ottenere certificazioni che garantiscono l'obbligatorietà del Piano Didattico Personalizzato (PDP). L'esperto pedagogista Daniele Novara ha sollevato l'allarme riguardo a un possibile eccesso diagnostico, suggerendo che la scelta di analizzare la salute neuropsichiatrica potrebbe spesso sostituire un'indagine più approfondita sulla gestione educativa familiare.

Novara mette in guardia dal rischio di diagnosi errate, affermando che i disturbi specifici di apprendimento colpiscono al massimo l'1,5-3% dei bambini, mentre i dati scolastici italiani riportano cifre molto superiori. Questo divario evidenzia la necessità di un approccio bilanciato nella valutazione di tali condizioni, evitando eccessi diagnostici che potrebbero avere effetti negativi sui bambini stessi.

La crescente prevalenza delle diagnosi di DSA in Italia richiede una riflessione approfondita sulla validità e sull'efficacia delle pratiche diagnostiche attuali. È essenziale trovare un equilibrio tra la necessità di identificare e supportare gli studenti con DSA e il rischio di eccesso diagnostico che potrebbe portare a decisioni errate e a un carico aggiuntivo per gli stessi studenti. La sfida ora è sviluppare approcci più accurati e uniformi per la diagnosi dei DSA, assicurando al contempo il sostegno adeguato a coloro che ne hanno effettivamente bisogno.

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