Concesso il via libera ad Elon Musk per i test sull’uomo del suo progetto Neuralink

Neuralink, la startup di neurotecnologie fondata da Elon Musk, ha annunciato di aver ottenuto l'autorizzazione dalle autorità statunitensi per condurre sperimentazioni sui suoi impianti cerebrali sugli esseri umani. Nonostante l'approvazione ufficiale della Food and Drug Administration (FDA) non sia ancora arrivata, l'azienda ha scritto su Twitter che questa decisione rappresenta un importante primo passo per la sua tecnologia. Si tratta di un significativo cambio di rotta per l'ente statunitense, che in passato ha negato l'autorizzazione per ben tre volte, l'ultima solamente due mesi fa. La FDA aveva sollevato preoccupazioni riguardo a possibili rischi per la salute umana associati alla sperimentazione. Tuttavia, le riserve sembrano essere state risolte, anche se Neuralink rimane sotto investigazione negli Stati Uniti per presunte violazioni.

Neuralink, fondata nel 2016, sviluppa dispositivi da impiantare nel cervello per consentire la comunicazione diretta con i computer attraverso il pensiero. Inizialmente, l'obiettivo è quello di migliorare significativamente la qualità della vita delle persone paralizzate o affette da malattie neurologiche. Tuttavia, l'imprenditore Elon Musk va oltre, sostenendo che questi chip consentiranno all'umanità di raggiungere una "simbiosi con l'intelligenza artificiale". Finora, prototipi delle dimensioni di una moneta sono stati impiantati nel cervello degli animali: alcune scimmie sono in grado di giocare ai videogiochi o digitare parole su uno schermo semplicemente seguendo il movimento del cursore con gli occhi.

L'annuncio di Neuralink ha sorpreso molti, considerando che la FDA aveva sollevato seri dubbi riguardo ai potenziali rischi per la salute umana. In primo luogo, c'è la questione delle batterie al litio nei dispositivi destinati all'impianto cerebrale, che comporta un rischio significativo di avvelenamento per i partecipanti alle sperimentazioni. Un altro problema importante riguarda la possibilità che i fili estremamente sottili degli impianti si spostino e compromettano l'attività cerebrale. Infine, l'agenzia ha espresso preoccupazione anche per le difficoltà legate alla rimozione sicura dei chip senza danneggiare il tessuto cerebrale. Ora che la tecnologia ha ottenuto il via libera delle autorità, si presume che Neuralink abbia trovato una soluzione per superare tali ostacoli.

Tuttavia, Neuralink è stata oggetto di indagini da parte delle autorità per diverse accuse. Nel 2022, è stata avviata un'indagine federale per presunte violazioni dell'Animal Welfare Act, che regola il trattamento degli animali utilizzati nelle sperimentazioni. Secondo le accuse, le sperimentazioni avrebbero causato la morte di un numero eccessivo di animali, tra cui pecore, maiali e scimmie, per un totale di circa 1.500 esemplari. Inoltre, quest'anno il Dipartimento dei Trasporti ha aperto un'indagine separata per verificare se l'azienda abbia gestito in modo pericoloso diversi agenti patogeni derivanti dai chip prelevati dalle scimmie.

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Autore:

Redazione Rid Investment