Criptovalute, scadenza 30 Settembre per adesione e versamento in sanatoria

Picture of Redazione Financial Panorama
Redazione Financial Panorama

L'Italia sta dando un importante passo avanti nel campo delle criptovalute e della loro tassazione. Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 finalmente diventano una realtà concreta, aprendo la strada alla sanatoria delle criptoattività per le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate residenti nel paese. Questa iniziativa, che scade il 30 novembre 2023, rappresenta un'opportunità unica per regolarizzare la propria posizione fiscale riguardo alle criptovalute possedute e non dichiarate.

Le linee guida della sanatoria sono chiare: coloro che, entro il 31 dicembre 2021, erano in possesso di criptoattività ma non hanno rispettato gli obblighi di monitoraggio fiscale e dichiarazione, possono ora accedere a questa procedura per evitare sanzioni più severe in futuro.

PUBBLICITÁ

Per aderire al programma di sanatoria, i contribuenti devono seguire un processo ben definito. Innanzitutto, è necessario compilare il modello di domanda per l'istanza di regolarizzazione delle criptoattività e dei relativi redditi, seguendo attentamente le istruzioni fornite dall'Agenzia delle Entrate. Questo passaggio è fondamentale per garantire la corretta presentazione della richiesta.

Successivamente, è richiesto il versamento delle somme dovute in un'unica soluzione, tramite il modello F24. La quietanza del pagamento deve essere conservata attentamente come prova di adempimento. Per agevolare il processo, l'Agenzia delle Entrate fornirà i codici tributo necessari per effettuare i pagamenti.

È importante notare che la documentazione probatoria è un elemento essenziale per l'aderenza al programma di sanatoria. Oltre al modello di domanda, è richiesta una relazione di accompagnamento che comprenda documenti come contabili bancarie relative all'acquisto delle criptoattività, indirizzi wallet, numeri di transactionID e qualsiasi altro documento che possa dimostrare in modo inequivocabile la proprietà delle criptoattività oggetto della richiesta di sanatoria.

In caso di criptovalute non dichiarate, la sanzione sarà proporzionale al valore delle stesse. Se le criptovalute non sono state dichiarate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, sarà prevista una sanzione ridotta pari allo 0,5% del valore delle criptoattività detenute. Per i redditi correlati alle criptoattività non dichiarati, sarà necessario versare un'imposta sostitutiva del 3,5% del valore delle criptoattività stesse.

La scadenza del 30 novembre 2023 è fondamentale per chi desidera aderire a questa sanatoria. Trascorrere questo termine comporterà la perdita dell'opportunità di regolarizzare la propria situazione fiscale in modo agevole ed evitare sanzioni più gravi in futuro.

In conclusione, la sanatoria delle criptovalute introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 rappresenta un passo importante per l'Italia nel regolamentare l'uso e la tassazione delle criptoattività. È un'opportunità per i contribuenti di mettere in ordine la propria situazione fiscale e evitare conseguenze future. L'Agenzia delle Entrate fornisce le linee guida chiare e le istruzioni necessarie per partecipare a questo programma di regolarizzazione. Ecco un'occasione unica per aderire alla sanatoria delle criptovalute e mettere fine all'incertezza fiscale legata a questo nuovo e dinamico settore finanziario.

Condividi questo articolo

Autore:

Redazione Financial Panorama

PUBBLICITÁ