Crisi idrica ed agricola in Sicilia: Il grido d’allarme degli agricoltori
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La Sicilia, da tempo teatro di proteste agricole, si trova di fronte a una nuova emergenza che minaccia il settore primario dell'isola: la siccità. Non solo un problema di natura ambientale, ma un pericolo concreto che mette a rischio la sopravvivenza delle coltivazioni agricole e degli allevamenti, contribuendo a un quadro già compromesso da una serie di fattori negativi.
Le recenti manifestazioni dei contadini e degli allevatori siciliani, che si sono sviluppate anche nel corso dei weekend, non sono solo una protesta contro le difficoltà quotidiane, ma un grido d'allarme per una crisi che si sta facendo sempre più insostenibile.
L'Osservatorio europeo sulla siccità ha lanciato un campanello d'allarme, collocando la Sicilia in "zona rossa" per la carenza di risorse idriche, un'unica situazione in Italia e tra le poche in Europa, affiancando l'isola a Marocco e Algeria. Le precipitazioni della prima decade di gennaio, nonostante abbiano portato temporaneo sollievo, non sono state sufficienti a invertire la situazione critica.
L'agrumicoltura, uno dei settori più colpiti, sta subendo le conseguenze dirette della siccità prolungata e delle temperature anomale. Agrumicoltori come Vito Amantia della Piana di Catania lamentano la maturazione tardiva dei frutti, la riduzione della pezzatura e la cascola anticipata delle arance rosse, con conseguente distacco prematuro dalle piante. La produzione è stata colpita pesantemente, con una perdita stimata di quasi la metà della produzione, creando una situazione finanziaria difficile per gli agricoltori.
Ma la crisi non si ferma qui. La cerealicoltura e la zootecnia isolana sono altrettanto in difficoltà. L'allevatrice Marilina Barreca, presidente della Federazione degli allevatori siciliani, denuncia la mancanza di erba da pascolo e il fieno ormai quasi esaurito, il cui prezzo è schizzato alle stelle. Anche le piantine di grano soffrono a causa della siccità e delle temperature avverse.
La situazione ha portato non solo a problemi produttivi ma anche a una crisi economica nel settore agricolo. Nonostante la maggiore produzione, il surplus ha contribuito a un crollo dei prezzi sul mercato, mettendo a repentaglio la sostenibilità economica degli agricoltori.
La risposta delle istituzioni è attesa con ansia. L'Unità di crisi sull'agricoltura, istituita dal presidente della Regione Renato Schifani, dovrebbe offrire soluzioni concrete. Tuttavia, l'opposizione politica non vuole rimanere inattiva e ha chiesto una conferenza dei capigruppo per discutere in parlamento regionale delle iniziative da intraprendere a sostegno del comparto.
In questo quadro cupo, gli agricoltori siciliani continuano la loro protesta, chiedendo aiuti immediati e soluzioni concrete per affrontare la crisi idrica e agricola che rischia di compromettere irrimediabilmente il settore primario dell'isola. La lotta per la sopravvivenza delle coltivazioni e degli allevamenti è diventata una priorità, e la Sicilia attende risposte concrete per evitare il collasso del suo tessuto agricolo.
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