Cuba: Nel buio dell’economia, l’ombra della crisi persiste

La situazione a Cuba si fa sempre più critica, con la nazione caraibica che lotta contro una crisi economica senza fine. Le strade si oscurano mentre il governo tenta disperate misure per affrontare i persistenti blackout. È quanto emerge dalle recenti dichiarazioni del ministro dell'Energia e delle Miniere, Vicente de la O Levy, che ha annunciato il disarmante fatto che il 74% dell'illuminazione pubblica sarà spenta.

Ma le misure non si fermano qui: migliaia di servizi statali verranno chiusi, gli impianti di climatizzazione disattivati e gli orari di lavoro di quasi 70mila lavoratori verranno modificati. Queste azioni drastiche si inseriscono in un contesto di profonda recessione, la peggiore degli ultimi 60 anni per Cuba.

Il governo cubano ha dovuto addirittura rivolgersi al Programma alimentare delle Nazioni Unite per fronteggiare la carenza di latte in polvere per i bambini, un segnale inequivocabile della gravità della situazione. La mancanza di risorse si fa sentire anche nel settore sanitario, un tempo rinomato per la sua eccellenza. Le scarse disponibilità di medicine stanno mettendo a dura prova i pazienti affetti da patologie croniche come il diabete e l'ipertensione, costretti a cercare soluzioni nel mercato nero.

La popolazione cubana sta affrontando un periodo di estrema difficoltà, con un aumento del 500% nel prezzo della benzina e tagli significativi al trasporto pubblico. Questo ha portato a gravi disagi, soprattutto per coloro che vivono ad Havana, dove la maggioranza della popolazione non può permettersi un'auto privata. Nemmeno il pane quotidiano, distribuito tramite il sistema di razionamento, è garantito a causa della scarsità di farina di frumento.

Il governo cubano ha attribuito in gran parte queste difficoltà alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti, ma la pandemia ha ulteriormente aggravato una situazione economica già precaria. Cuba, dipendente dalle importazioni, ha visto il suo PIL diminuire del 10% dal 2019.

La pressione per porre fine all'embargo americano su Cuba continua a crescere, con la commissione per le Relazioni estere del Senato americano che riceve lettere da varie organizzazioni e cittadini che chiedono un cambiamento di politica. Si evidenzia come questa politica ostile non solo danneggi l'economia cubana, ma violi anche i diritti umani fondamentali.

In questo periodo di incertezza e difficoltà, la popolazione cubana continua a lottare per sopravvivere, mentre il governo cerca soluzioni per alleviare le pressioni che gravano sul paese. Tuttavia, la strada verso il recupero appare ancora lunga e piena di ostacoli.

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