Dollaro statunitense debole: Minimi a cinque mesi contro Euro

Nel contesto delle festività natalizie, il dollaro statunitense ha raggiunto i minimi di cinque mesi contro l'euro e altre valute, segnando una tendenza che sembra destinata a perdurare nel nuovo anno. Questa debolezza è attribuita principalmente alle attese di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno, un elemento che ha influito pesantemente sul valore del dollaro in un periodo di scambi contenuti.

Alle 16:35, l'indice del dollaro ha registrato un calo dello 0,42%, toccando il livello più basso dal 28 luglio. Questo segna un'inversione di tendenza significativa rispetto agli ultimi due anni, durante i quali l'indice aveva registrato forti guadagni. Nel corso del 2023, ci si aspetta un calo complessivo del 2,32% per l'indice del dollaro.

L'euro ha guadagnato lo 0,6%, raggiungendo il valore di 1,1109 dollari. La moneta unica europea sta chiaramente beneficiando della debolezza del dollaro, registrando guadagni significativi del 3,61% su base annua. Questo trend positivo potrebbe persistere nel breve e medio termine, a meno che non si verifichino cambiamenti significativi nelle politiche economiche e monetarie.

Il dollaro ha mantenuto una posizione relativamente stagnante nei confronti dello yen, scambiando a 142,34 e proiettandosi verso una crescita annua dell'8,78%. Tuttavia, è importante notare che la Banca del Giappone ha annunciato oggi una riduzione della quantità di obbligazioni acquistate nelle proprie operazioni regolari nel trimestre gennaio-marzo. Questo potrebbe influenzare ulteriormente la dinamica tra il dollaro e lo yen nei prossimi mesi.

Le attese di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve stanno alimentando la debolezza del dollaro, poiché gli investitori si preparano a un contesto economico che potrebbe richiedere politiche monetarie più accomodanti. Tuttavia, è sempre importante monitorare gli sviluppi economici globali, le decisioni delle banche centrali e gli eventi geopolitici che potrebbero influenzare le dinamiche del mercato valutario nel medio e lungo termine.

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