Elon Musk rivede i piani di Tesla e difende X

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I piani ambiziosi di Tesla per una nuova gigafactory in Messico, situata nello stato di Nuevo Leon, potrebbero essere momentaneamente messi da parte. Nonostante le recenti dichiarazioni delle autorità messicane confermassero ingenti investimenti da parte di due fornitori cinesi, Ningbo Tuopu Group e Hesai Technology, per un totale di un miliardo di dollari nella regione, il CEO di Tesla, Elon Musk, sta lanciando segnali di cautela.

La gigafactory, progettata per produrre il prossimo veicolo di livello base di Tesla, la Model 2, è stata inizialmente annunciata a marzo con investimenti pianificati di circa 10 miliardi di dollari. Musk, durante una recente conferenza sugli utili del terzo trimestre, ha dichiarato che Tesla sta gettando le basi per la nuova struttura ma non spingerà sull'acceleratore a causa della situazione attuale dell'economia globale.

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Mentre sia gli esponenti di Tesla che gli ufficiali locali negano l'annullamento dei piani dell'impianto, l'apprensione di Musk è evidente. Il CEO ha espresso preoccupazioni per l'impatto dei tassi di interesse elevati sulle famiglie che cercano di acquistare un'auto. Questo ha portato a un possibile rallentamento nei piani di espansione di Tesla, specialmente nella produzione, per il principale produttore mondiale di auto elettriche, ora alle prese con una concorrenza serrata da parte del rivale cinese BYD.

Le recenti performance finanziarie di Tesla hanno anche destato preoccupazione a Wall Street, poiché l'azienda non ha soddisfatto le aspettative in termini di margini, profitti e ricavi per il terzo trimestre. La dichiarata guerra dei prezzi da parte di Musk nel 2023 per aumentare i volumi di vendita ha avuto un impatto sulla redditività, con il margine lordo sceso al di sotto del 18%, rispetto al 25% dell'anno precedente.

Musk attribuisce la frenata economica alle condizioni macroeconomiche, dichiarando: "Se le condizioni macroeconomiche sono burrascose, anche la nave migliore vive comunque tempi difficili". Questo rappresenta un cambiamento rispetto alla sua dichiarazione di un anno fa, quando affermava che Tesla sarebbe stata "resiliente alla recessione". La crescente minaccia dei concorrenti cinesi nel corso dell'ultimo anno ha ulteriormente complicato la posizione di Tesla.

Musk ha sottolineato le sfide finanziarie affrontate dalla maggioranza delle persone, citando debiti e incertezze economiche come motivi per cui molti esitano ad acquistare una nuova auto. Ha indicato la difficile situazione del credito, gli immobili commerciali in difficoltà e i tassi di interesse delle carte di credito esorbitanti, superiori al 20%, come fattori contribuenti.

Nonostante queste sfide, Musk ha respinto le voci sulla chiusura di X (ex Twitter) in Europa per eludere le nuove normative digitali dell'UE. Il Digital Services Act (DSA) obbliga le principali piattaforme online ad adottare misure rapide contro l'incitamento all'odio. Musk ha chiarito che le notizie riguardo a X che bloccherebbe gli utenti dell'UE sono "assolutamente false".

Il DSA, mirato a contrastare l'odio e la disinformazione, ha suscitato indagini dalla Commissione dell'UE sulla conformità di X ai suoi obblighi. Questa attenzione segue casi di disinformazione e incitamento alla violenza sulla piattaforma dopo l'attacco di Hamas contro Israele. Tuttavia, Musk rimane deciso nel sostenere che le voci sulla chiusura di X in Europa sono infondate.

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