Enel Energia multata a livello record: Duro colpo del Garante della Privacy
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L'indagine condotta dal Garante della privacy nei confronti di Enel Energia ha portato a una vera e propria batosta per il fornitore di luce e gas. L'Autorità ha inflitto una sanzione senza precedenti, ammontante a oltre 79 milioni di euro. Questo risultato rappresenta il culmine di un processo avviato grazie all'indagine della Guardia di Finanza, che ha messo in luce "gravi carenze nel trattamento dei dati personali di diversi utenti del settore energetico, finalizzati al telemarketing".
Il lavoro investigativo delle fiamme gialle ha già portato a sanzioni per un totale di 1 milione e 800mila euro a quattro società e alla confisca di alcune banche dati utilizzate in modo illecito. Ora, grazie agli accertamenti del Garante, è emerso che Enel Energia aveva acquisito quasi mille contratti dalle suddette società, nonostante queste non fossero parte della rete di vendita ufficiale del fornitore energetico. È stato dedotto che queste società, di fatto procacciatori abusivi, avessero ottenuto i nominativi da contattare in qualche modo, alimentando un business illecito basato su chiamate moleste, promozioni di servizi e contratti svantaggiosi per i clienti.
Durante l'ispezione negli uffici di Enel Energia, è emerso che i sistemi informativi destinati alla gestione dei clienti e all'attivazione dei servizi presentavano gravi carenze di sicurezza. La compagnia non aveva implementato le necessarie misure per prevenire le attività illecite dei procacciatori abusivi. Le violazioni riscontrate hanno portato all'attivazione di almeno 9.300 contratti con queste modalità nel corso degli anni, risultando nella sanzione più elevata mai applicata dall'Autorità.
Questo non è il primo intervento deciso del Garante nei confronti di fornitori di energia elettrica e gas. Ad ottobre, Axpo Italia Spa aveva ricevuto una sanzione di 10 milioni di euro per l'attivazione di contratti non richiesti tramite l'utilizzo illecito dei dati di oltre 5mila clienti.
Enel Energia ha precisato che i fatti oggetto della sanzione risalgono a un periodo antecedente al 2022 e ha sottolineato di aver sempre operato con correttezza, adottando misure idonee per garantire la sicurezza dei propri sistemi e contrastando le attività abusive con azioni legali.
La società ha annunciato ricorsi in tutte le sedi opportune per tutelare i propri interessi, ribadendo la convinzione nella correttezza delle proprie azioni. Tuttavia, la multa record inflitta rappresenta un chiaro monito per le imprese nel trattamento dei dati personali e nella gestione delle attività commerciali, evidenziando l'importanza di garantire la conformità alle normative sulla privacy e la tutela dei diritti dei consumatori.
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