Finanziamenti per innovazioni sociali e tecnologiche da C.D.P.

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Redazione Financial Panorama

In un panorama socioeconomico in continua evoluzione, l'innovazione emerge come il motore trainante di cambiamenti radicali in ogni settore della società. Tuttavia, ciò che attualmente sta attirando l'attenzione è un fenomeno particolarmente intrigante: il crescente ruolo del Terzo Settore come protagonista nell'arena dell'innovazione. Questo fenomeno è tanto affascinante quanto complesso, con l'emergere di una nuova dinamica che coinvolge Stato, Fondazioni e Imprese nel plasmare il futuro socioambientale. Ma come possiamo interpretare questo fenomeno? Quali implicazioni ha per la società e per le modalità tradizionali di sviluppo?

Da una prospettiva, questo fenomeno può essere interpretato come un rinascimento dello "Stato Innovatore", un approccio in cui lo Stato non solo promuove, ma anche si impegna direttamente nell'innovazione. Tuttavia, ciò che rende questa evoluzione particolarmente interessante è l'ampia partecipazione di attori non statali, come le Fondazioni e le Imprese. Uno dei protagonisti principali in questo scenario è la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che ha assunto il ruolo di azionista di riferimento per l'innovazione in Italia.

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Secondo il rapporto del Italian Tech Alliance, la CDP è stata l'investitore più attivo nel corso del 2022, con ben 57 operazioni, dimostrando il suo impegno nel promuovere e finanziare l'innovazione. Questo coinvolge sia l'innovazione tecnologica che quella sociale, segnalando che la distinzione tra le due sfere sta gradualmente perdendo significato. Recentemente, la notizia dell'avvio di una Esg (Environmental, Social, Governance) community, che mira a una collaborazione più stretta tra CDP, imprese di proprietà pubblica e fondazioni, aggiunge un ulteriore strato di complessità a questo scenario.

Un aspetto rilevante di questa evoluzione è la convergenza tra tecnocrazie pubbliche e filantropiche, che sta emergendo come un modello sempre più ricercato per progettare e gestire politiche di innovazione. Questo approccio abbraccia non solo l'aspetto finanziario dell'innovazione, ma anche il suo impatto sociale e ambientale. Progetti focalizzati sulla riduzione della povertà, l'istruzione e la mitigazione dei rischi legati alla trasformazione digitale sono esempi tangibili di questa convergenza.

Tutto ciò solleva una domanda importante: come si inserisce il Terzo Settore in questo scenario? Il Terzo Settore, rappresentato dalle fondazioni e da altre organizzazioni non governative, sta emergendo come un intermediario cruciale tra Stato, Imprese e Cittadini. Mentre la politica pubblica territoriale rimane importante, questo nuovo approccio consente al Terzo Settore di coltivare relazioni più ampie, dall'advocacy alla progettazione e persino alla politica, per garantire che le iniziative di innovazione siano realmente radicate nei bisogni delle comunità.

Inoltre, si sta delineando una nuova interpretazione di "deep state" che si discosta dalle connotazioni negative di cospirazione. In questo contesto, il concetto di "deep state" si sviluppa come una forza guidata dall'innovazione, che agisce in secondo piano rispetto ai processi politici e sociali. Questo "deep state" non si limita a garantire il normale funzionamento degli affari correnti, ma agisce come un motore di cambiamento e innovazione, spingendo per nuovi modelli di sviluppo e di potere.

In sintesi, il fenomeno dell'Emergere del Terzo Settore Innovatore sta aprendo un nuovo capitolo nell'innovazione sociale. La sinergia tra Stato, Fondazioni e Imprese sta plasmando un contesto dove l'innovazione non è solo un obiettivo, ma un processo partecipativo che coinvolge attivamente una vasta gamma di attori. Questo sviluppo offre nuove opportunità e sfide per il Terzo Settore, che deve bilanciare la sua "terzietà" con la necessità di guidare il cambiamento sociale e affrontare le dinamiche emergenti di potere. In definitiva, il Terzo Settore sta diventando l'anello di congiunzione tra innovazione, impatto sociale e governance, tracciando una strada verso un futuro più sostenibile e inclusivo.

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