Fisco Italiano: Nuove norme per la riscossione dei debiti
Politica
Il panorama fiscale italiano si evolve ulteriormente, con una serie di novità che puntano a rendere il rapporto tra contribuenti e fisco più fluido e collaborativo. Il governo, con il decimo decreto attuativo della riforma fiscale, mira a rivedere il sistema di riscossione dei debiti, rendendolo più efficiente ed equo.
Una delle principali novità riguarda i tempi concessi per saldare i debiti con il fisco. Ora, il contribuente avrà la possibilità di dilazionare il pagamento fino a un massimo di 120 rate mensili, invece delle precedenti 72. Questo significa un respiro maggiore per coloro che si trovano in situazioni di temporanea difficoltà economica. Inoltre, per chi ha debiti superiori a 120mila euro e dimostra di trovarsi in una situazione di oggettiva difficoltà, sarà possibile dilazionare il pagamento anche in 120 rate mensili. Al di sotto di questa soglia, l'aumento delle rate sarà progressivo ogni due anni.
Ma la novità più significativa riguarda lo "stralcio automatico" delle cartelle non riscosse entro 5 anni. Questa misura, introdotta dal 2025, mira a alleggerire il carico di debiti fiscali accumulati nel tempo. Tuttavia, è prevista la possibilità per l'ente creditore di gestire la riscossione coattiva fino alla prescrizione del debito o di affidarla a soggetti privati attraverso gare pubbliche.
Parallelamente, si introduce anche il concetto di "discarico anticipato" nei casi di fallimento o liquidazione giudiziale, o nel caso in cui non vi siano beni aggredibili. Queste misure sono volte a snellire il sistema di riscossione e a garantire una gestione più efficiente dei debiti.
Inoltre, dal prossimo anno le cartelle dovranno essere notificate entro 9 mesi dall'affidamento del carico, garantendo una maggiore tempestività nelle comunicazioni ai contribuenti. Viene anche introdotta la possibilità di raggruppare i crediti per codice fiscale, semplificando così le procedure di pagamento e rendendo più chiare le responsabilità fiscali.
Queste riforme, secondo il viceministro all'Economia Maurizio Leo, sono volte a sostenere chi è realmente in difficoltà economica, ma al contempo a contrastare i tentativi di elusione fiscale. Il governo si impegna a mantenere alta la guardia contro i "furbetti", assicurando che le nuove norme non favoriscano l'evasione, ma anzi favoriscano una maggiore equità e trasparenza nel sistema fiscale.
Non mancano le critiche, tuttavia. Alcuni osservatori, come l'economista Carlo Cottarelli, sollevano dubbi sullo "stralcio automatico" delle cartelle dopo 5 anni, temendo possa favorire comportamenti opportunistici da parte dei contribuenti. Tuttavia, il governo assicura che le nuove misure sono frutto di un attento lavoro di riforma volta a modernizzare e rendere più efficiente l'architettura del fisco italiano.
In parallelo alle novità fiscali, il governo completa l'iter del decreto legislativo sul riordino dei giochi pubblici, con l'obiettivo di razionalizzare e aggiornare il settore. Tra le novità, spicca il rinnovo della gara del Lotto e il divieto dell'utilizzo dei contanti per i giochi online, mirando a una maggiore trasparenza e controllo nel settore.
In conclusione, le nuove misure fiscali e nel settore dei giochi pubblici rappresentano un passo avanti verso un sistema più moderno, equo ed efficiente, tutelando al contempo gli interessi dei contribuenti e contrastando l'evasione fiscale.
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