Giornata commemorativa, sessanta anni dal disastro del Vajont

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato nei luoghi del disastro del Vajont per commemorare il sessantesimo anniversario di una delle tragedie più gravi della storia italiana, che ha causato la morte di duemila persone. Il ricordo di quella terribile notte del 9 ottobre 1963, quando l'onda generata dalla frana del Monte Toc nell'invaso del Vajont superò la diga, radendo al suolo interi paesi e provocando una ferita profonda nella storia del nostro paese, è ancora vivo.

Gli abitanti di Longarone e della valle del Piave ebbero solo quattro minuti per tentare di mettersi in salvo, ma la forza devastante dell'onda lasciò dietro di sé distruzione e morte. Erto, Casso e Castelavazzo divennero paesi fantasma, mentre Longarone fu ricostruita a forza di cemento armato. I sopravvissuti sono ormai poche decine, ma il ricordo di quella notte rimane indelebile.

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Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, sottolinea su social media che il Vajont è una ferita profonda nella storia italiana, una tragedia che poteva e doveva essere evitata. A distanza di 60 anni, il ricordo del Vajont deve essere un monito per tutti noi, un promemoria delle conseguenze dell'irresponsabilità umana in una comunità pienamente consapevole dei rischi ma rimasta inascoltata.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ribadisce l'importanza di impegnarsi per la sicurezza e la prevenzione dei disastri, contro il dissesto idrogeologico del territorio. La giornata del sessantesimo anniversario del Vajont dovrebbe essere dedicata non solo alla memoria delle vittime, ma anche all'onore dei sopravvissuti, in un territorio segnato indelebilmente da quella tragedia.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, avverte del rischio che questa giornata diventi solo un ricordo. Per lui, è una giornata in memoria di chi non c'è più, ma anche in onore dei vivi, dei sopravvissuti. Zaia sottolinea la necessità di riprendere il discorso sul rapporto tra l'uomo e la natura, coinvolgendo soprattutto i giovani come soggetti che possono indicare la via per evitare simili tragedie in futuro.

A 60 anni dal Vajont, la giornata nazionale del ricordo delle vittime dei disastri ambientali e industriali diventa un'occasione non solo per commemorare, ma anche per riflettere e agire. La lezione del Vajont deve essere appresa affinché eventi simili non si ripetano mai più, perché il prezzo dell'irresponsabilità umana è troppo alto.

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