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Huawei alla riscossa, il ritorno nel mondo 5G e microchip

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Redazione Financial Panorama

Nel panorama sempre più competitivo degli smartphone, Huawei ha annunciato con orgoglio il suo ritorno nel mercato degli smartphone 5G dopo un periodo di sfide tecnologiche e restrizioni commerciali. Richard Yu, il CEO di Huawei Consumer Business Group, ha recentemente affermato: "I flagship smartphone di Huawei stanno tornando." Questo annuncio è un segnale di speranza per l'azienda, che ha affrontato difficoltà significative a causa delle restrizioni statunitensi.

Durante gli anni di restrizioni, Huawei ha dimostrato una resilienza impressionante, continuando a produrre dispositivi di alta qualità nonostante le sfide. Il modello P60 è emerso come un'eccellente opzione nel mercato, nonostante fosse il risultato di compromessi dovuti alle limitazioni tecnologiche imposte. La situazione era particolarmente complessa per l'azienda cinese, dato che l'uso della propria tecnologia era stato ostacolato. I modem 5G Balong e gli SoC Kirin non erano più prodotti, costringendo Huawei a cercare alternative.

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In un'audace mossa per sopperire alla mancanza di tecnologia interna, Huawei si è rivolta a Qualcomm, un importante produttore di processori. Tuttavia, l'azienda statunitense ha fornito chip con modem 5G disattivati, creando una soluzione di compromesso. Nonostante ciò, sembra che Huawei sia pronta a fare un ritorno trionfante nel settore degli smartphone 5G.

Report provenienti dalla Cina suggeriscono che Huawei stia conducendo test su chip baseband 5G e SoC con prestazioni leggermente inferiori rispetto ai flagship attuali. Questo segnala un impegno da parte dell'azienda a riconquistare la sua posizione nel mercato degli smartphone di fascia alta. Tuttavia, vi è una sfida cruciale: Qualcomm ha reso noto durante una recente call finanziaria di non aver ricevuto l'autorizzazione per fornire chip 5G a Huawei, ponendo un ostacolo ai ricavi derivanti da tale fornitura.

Con i fornitori esterni bloccati, Huawei sembra aver scelto la strada interna per superare l'ostacolo. L'azienda ha stabilito una collaborazione a lungo termine con SMIC, leader nella produzione di processori in Cina. Questa mossa potrebbe finalmente portare a una soluzione per la produzione di chip interni che rispettino gli standard di qualità di Huawei. Nonostante SMIC sia in ritardo rispetto a colossi come Samsung e TSMC, sembra che l'azienda abbia compiuto progressi nella produzione di chip a 7 nanometri. Questo potrebbe consentire a Huawei di sviluppare una versione migliorata del suo precedente Kirin 990 5G, prodotto con la tecnologia a 7 nanometri.

Un vantaggio significativo per Huawei è la sua capacità di ottimizzare il software in modo da colmare il divario architetturale. HarmonyOS, la risposta di Huawei all'ecosistema operativo Android, potrebbe giocare un ruolo cruciale nell'offrire prestazioni fluide ed efficienti sui nuovi dispositivi.

È previsto che il primo smartphone 5G di Huawei, sviluppato dopo il periodo di restrizioni americane, faccia il suo debutto sul mercato a novembre. Questa notizia rappresenta un passo avanti notevole per l'azienda, che rimane tra le poche in grado di vendere con successo smartphone di fascia alta in Cina, insieme ad Apple.

Tuttavia, la situazione potrebbe essere diversa in Europa. Nonostante gli sforzi di Huawei nel promuovere la sua piattaforma AppGallery, l'azienda continua a lottare per guadagnare una posizione significativa nel duopolio formato da iOS e Android. Le abitudini dei consumatori europei e la presenza radicata dei concorrenti potrebbero rappresentare una sfida difficile da superare.

In conclusione, il ritorno di Huawei nel mercato degli smartphone 5G rappresenta un momento cruciale per l'azienda cinese. Nonostante le sfide tecnologiche e le restrizioni commerciali, l'impegno di Huawei nella ricerca e nello sviluppo sembra avere dato i suoi frutti. Il prossimo lancio dei dispositivi post-ban segna un passo in avanti significativo e getta le basi per un'ulteriore sfida nei confronti dei concorrenti globali.

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