IBM Quantum Summit: Nuove frontiere dei computer quantistici

IBM ha recentemente annunciato una serie di innovazioni durante il suo Quantum Summit, un evento annuale dedicato alla presentazione degli ultimi progressi nel campo dei computer quantistici. Tra le principali novità spiccano Heron, Condor e IBM Quantum System Two, segnando una significativa evoluzione nel panorama della computazione quantistica.

Heron, il nuovo processore quantistico modulare, nonostante presenti solo un modesto aumento da 127 a 133 qubit rispetto al suo predecessore Eagle, rivela cambiamenti rivoluzionari altrove. Grazie a una maggiore qualità dei qubit, ottenuta attraverso un processo innovativo, Heron può vantare un aumento delle prestazioni stimato tra tre e cinque volte rispetto al modello precedente. Questo significa che i qubit possono eseguire più operazioni con un tasso di errore significativamente inferiore, rappresentando un passo avanti cruciale nella realizzazione di operazioni quantistiche più affidabili.

Ciò che rende Heron ancora più interessante è la sua modularità. È il primo processore IBM progettato come un modulo, permettendo così una facile interconnessione con altre unità, un concetto simile all'organizzazione dei core nei processori classici. Questo approccio apre la strada alla creazione di sistemi più potenti attraverso l'assemblaggio di moduli, che collaborano come un unico processore quantistico.

Parallelamente, IBM ha presentato Condor, il primo processore a superare la soglia dei 1.000 qubit, con ben 1.121 qubit. Questo rappresenta un significativo passo avanti rispetto a Osprey, il modello precedente con 433 qubit. Nonostante l'aumento della densità, che potrebbe tradizionalmente portare a una riduzione delle prestazioni, Condor dimostra una performance superiore grazie a avanzate tecniche di controllo quantistico.

IBM Quantum System Two, già annunciato nel 2021, è ora una realtà con la sua prima unità installata nei laboratori di Yorktown Heights, New York. Questo sistema modulare è progettato per consentire l'espansione futura, permettendo la connessione di più System Two tra di loro. Con una struttura imponente di 6,7 metri di larghezza e 3,6 metri di altezza, il computer quantistico contiene tutto il necessario per raffreddare i processori alle temperature prossime allo zero assoluto, essenziali per il loro corretto funzionamento.

IBM ha proiettato la sua tabella di marcia fino al 2033, delineando ambiziosi obiettivi per il decennio a venire. Tra questi, spiccano i piani per processori con correzione degli errori, risolvendo uno dei problemi più significativi del settore. Nel 2029, con il lancio di Starling, IBM mira a un processore modulare con 100 milioni di porte logiche e 200 qubit, consentendo l'esecuzione di programmi di ampia portata e applicazioni pratiche effettive.

Nonostante l'accento sull'hardware, IBM riconosce l'importanza del software quantistico. Con il lancio della versione 1.0 di Qiskit, il suo ambiente di sviluppo, l'azienda offre miglioramenti significativi nella costruzione dei circuiti, nel tempo di compilazione e nell'uso di memoria. IBM renderà inoltre disponibile un servizio su watsonx per assistere i programmatori nella scrittura più efficace del codice, sfruttando l'intelligenza artificiale per migliorare ulteriormente le prestazioni del codice generato.

Gli anni a venire promettono dunque sviluppi entusiasmanti nel campo dei computer quantistici grazie agli avanzamenti tecnologici presentati da IBM. Sarà interessante osservare come questi piani ambiziosi si tradurranno concretamente nei prossimi anni, aprendo la strada a nuove possibilità nell'ambito della computazione quantistica.

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