Il debito pubblico italiano aumentato durante febbraio: 2.772 miliardi il valore attuale

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Secondo quanto comunicato da Bankitalia nella nota su fabbisogno e debito, a febbraio 2023 il debito pubblico italiano è aumentato di 21,6 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo la quota record di 2.772 miliardi.

L'aumento del debito è attribuibile principalmente al fabbisogno, che ha contribuito per 12,9 miliardi, e all'incremento delle disponibilità liquide del Tesoro, che ha aggiunto altri 8,6 miliardi, portandole a 43,3 miliardi.

Inoltre, l'effetto complessivo di scarti e premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha contribuito per 0,1 miliardi all'aumento del debito. È importante notare che l'aumento del debito riguarda solo le amministrazioni centrali, mentre quello delle amministrazioni locali è rimasto invariato.

La situazione delle entrate tributarie, invece, ha subito un calo del 3% (1,1 miliardi) rispetto a febbraio 2022, con un valore pari a 34,9 miliardi. Nel primo bimestre dell'anno, le entrate tributarie hanno invece registrato un aumento del 4,5% (3,4 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo il valore di 79,1 miliardi.

Questi dati mostrano come la situazione economica italiana sia ancora critica, con un debito pubblico in costante crescita e con entrate tributarie che faticano a mantenere i valori degli anni precedenti. Ciò potrebbe indicare la necessità di interventi mirati da parte del governo, al fine di stimolare l'economia e favorire la ripresa del Paese.

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