Il mercato dell’auto italiano subisce una battuta d’arresto

Dopo un periodo di crescita costante durato ben 19 mesi, il mercato dell'auto italiano ha finalmente mostrato segni di rallentamento. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, a marzo sono state immatricolate 162.083 vetture nuove, il che rappresenta un calo del 3,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Questo brusco cambiamento è stato accolto con preoccupazione dagli analisti, poiché segna una deviazione significativa rispetto alla tendenza positiva degli ultimi tempi.

Il Centro Studi Promotor ha commentato che questa contrazione interrompe una serie di incrementi mensili iniziata nell'agosto del 2022 e rappresenta un segnale allarmante. "Per tornare ai livelli precedenti alla crisi, ovvero quelli del 2019, il mercato dell'auto italiano deve superare ancora un ostacolo significativo", ha dichiarato il centro studi.

Tra le categorie più colpite da questa frenata ci sono le auto elettriche, che hanno registrato un calo del 34,4% a marzo e dell'18,5% nel trimestre. A influenzare negativamente le immatricolazioni è stato l'effetto attesa degli incentivi fino a 13.500 euro, per un totale di 950 milioni di euro. Sebbene il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti abbia dato il via libera, mancano ancora alcuni passaggi burocratici prima che gli incentivi diventino effettivamente disponibili. Questo potrebbe ritardare l'effettiva fruizione degli incentivi fino a maggio, con un impatto limitato sul mercato nel corso del 2024.

Michele Crisci, presidente dell'Unrae, ha sottolineato l'urgenza di rendere operativo il nuovo schema di incentivi il più presto possibile per evitare ulteriori ritardi e garantire un impatto significativo sul mercato dell'auto. Anche l'Anfia ha espresso la necessità di una rapida applicazione degli incentivi per stimolare la domanda e contrastare l'effetto attesa.

Nel contesto delle case automobilistiche, il gruppo Stellantis ha registrato un calo del 11,9% nelle vendite a marzo, con una quota di mercato che scende dal 35,1% al 32,1%. Tuttavia, nel primo trimestre dell'anno, le immatricolazioni sono aumentate del 4,2% rispetto all'anno precedente, sebbene la quota di mercato sia leggermente diminuita.

Secondo un'indagine congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor, il 62% dei concessionari ha segnalato un basso livello di acquisizione di ordini, con la maggior parte dei dealer che prevede stabilità nei prossimi mesi rispetto ai bassi livelli di marzo.

Infine, l'Anfia ha lanciato un allarme sui contraccolpi che la crisi del Mar Rosso sta iniziando ad avere sulle aziende della componentistica auto. L'84% delle aziende ritiene che questa crisi avrà effetti negativi sul proprio business, principalmente riguardanti i tempi di consegna più lunghi del previsto.

In conclusione, il mercato dell'auto italiano sta attraversando una fase di rallentamento dopo un lungo periodo di crescita. È essenziale adottare misure rapide ed efficaci, come l'attuazione tempestiva degli incentivi, per mitigare gli effetti negativi e favorire una ripresa sostenibile nel corso del 2024.

SCRilievoEconomia, SCEconomiaItaliana

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