Il Presidente della FMV espone il suo piano di rilancio per il SSN

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Il sistema sanitario italiano è stato oggetto di un dibattito sempre più acceso e urgente negli ultimi anni, con sfide che vanno dalla carenza di personale medico alle criticità contrattuali che colpiscono gli operatori sanitari. Recentemente, il Presidente della Federazione Veterinari e Medici (Fvm), Aldo Grasselli, ha presentato una serie di proposte per affrontare questi problemi e migliorare le condizioni di lavoro nel settore.

Una delle principali criticità affrontate riguarda la capacità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di attrarre medici e sanitari qualificati in numero sufficiente e con professionalità specialistiche adeguate. Questa sfida è stata amplificata dai Decreti Ministeriali (DM) 70/2015 e 77/2022, che hanno introdotto nuove norme contrattuali. Le differenze retributive tra il personale sanitario del SSN e quello di altre nazioni europee sono significative e crescenti, e ciò crea un problema di attrattività per il settore.

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Un altro problema rilevante riguarda la varietà di contratti e cooperative utilizzati per impiegare medici e sanitari all'interno del SSN. La disparità retributiva tra i diversi modelli contrattuali contribuisce alle disuguaglianze nel sistema. La dirigenza medica e sanitaria, pur svolgendo compiti operativi critici, è spesso costretta a lavorare in un ambiente amministrativo, lontano dalla pratica medica.

Allo stesso tempo, esiste una categoria di professionisti denominati "specialisti ambulatoriali" che, pur non essendo dirigenti, sono assimilati a liberi professionisti convenzionati. Questo modello contrattuale, che può essere simile a quello del personale dirigente, potrebbe essere unificato per semplificare la struttura contrattuale.

Il reclutamento di medici e sanitari esterni al sistema nazionale ha creato ulteriori distorsioni nel mercato del lavoro del settore sanitario. Questi "medici a gettone" sono stati assunti al di fuori di qualsiasi regola di contrattazione nazionale, a causa delle carenze di personale dovute a una mancata pianificazione del turnover e al blocco delle assunzioni.

L'attuazione di qualsiasi intervento per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e le eventuali ridefinizioni dei DM 70 e 77 è condizionata dalla necessità di rimuovere il tetto alla spesa per il personale del SSN. Questo tetto limita la capacità di finanziare adeguatamente il personale medico e sanitario.

Per affrontare la carenza di personale medico, è essenziale migliorare le condizioni di lavoro attraverso massicce assunzioni e incrementi contrattuali che superino l'inflazione. La defiscalizzazione di quote della retribuzione può avere un impatto limitato, mentre un finanziamento extra contrattuale dell'indennità di specificità medica, veterinaria e sanitaria potrebbe rappresentare un incentivo più efficace e duraturo.

Lo sviluppo di carriera è fondamentale per il personale sanitario. La razionalizzazione delle strutture complesse ha ridotto le opportunità di crescita professionale, contribuendo a demoralizzare molti professionisti. È essenziale creare percorsi di carriera chiari e accessibili per il personale medico e sanitario.

La revisione dei contratti dovrebbe prevedere che le carenze di personale non compromettano le condizioni di lavoro e la sicurezza degli utenti. Inoltre, è importante riconoscere il lavoro notturno e festivo con retribuzioni adeguate. Il personale dell'area dell'Emergenza-Urgenza e del Pronto Soccorso dovrebbe ottenere giorni di ferie aggiuntivi per affrontare lo stress correlato al lavoro.

Con l'aumento del rischio di aggressioni, è necessario garantire la sicurezza del personale medico e sanitario, sia negli ospedali che sul territorio. Lavorare in team può migliorare l'incolumità degli operatori e prevenire condizionamenti negativi.

Infine, è fondamentale aumentare il finanziamento per le attività di prevenzione, sia primaria che secondaria, al fine di ridurre la spesa sanitaria complessiva. Gli investimenti in queste aree possono contribuire a migliorare la salute della popolazione e a ridurre la pressione sul sistema sanitario.

In conclusione, le proposte avanzate dal Presidente della Federazione Veterinari e Medici rappresentano un importante passo avanti per affrontare le sfide che il sistema sanitario italiano deve superare. La razionalizzazione dei contratti, l'incremento delle retribuzioni, lo sviluppo delle carriere e il miglioramento delle condizioni di lavoro sono tutti elementi chiave per garantire un servizio sanitario di alta qualità e attrattivo per i professionisti del settore. Tuttavia, tali riforme richiedono il supporto delle istituzioni e la rimozione dei vincoli finanziari per poter essere pienamente attuate.

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