Il Presidente di Confindustria analizza la manovra del governo

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Il recente annuncio della manovra economica ha suscitato reazioni contrastanti, con il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, esprimendo una visione complessivamente positiva, ma con alcune riserve e richieste di interventi strutturali più incisivi.

Bonomi ha elogiato la manovra definendola "una manovra che ha dimostrato ragionevolezza". Tuttavia, ha sottolineato che la presenza di numerosi interventi congiunturali, sebbene auspicati, solleva alcune preoccupazioni. Un punto particolare di interesse è la riconferma del taglio contributivo del cuneo fiscale, un intervento che, secondo Bonomi, è ancora di natura congiunturale.

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Il presidente di Confindustria ha enfatizzato la necessità di affrontare la spesa pubblica per realizzare interventi strutturali. In un Paese che spende oltre 1.100 miliardi all'anno, la riqualificazione della spesa pubblica diventa cruciale per trovare risorse destinate a interventi mirati alla crescita del Pil potenziale. Bonomi ha chiarito che solo con interventi strutturali il Paese potrà rassicurare i mercati.

Bonomi ha poi discusso delle sfide economiche globali, indicando la contrazione della crescita nazionale e i recenti aggiornamenti delle stime di crescita in Francia e Germania. La crescita in Italia, confrontata con la Germania, mostra un differenziale di 16 punti. Il presidente di Confindustria ha sottolineato l'importanza di affrontare queste sfide con decisione, evidenziando la necessità di mettere "il carburante" nell'economia italiana.

Un elemento cruciale nella discussione di Bonomi è stata l'imminente impatto della guerra in Medio Oriente sull'economia. Egli ha previsto pesanti conseguenze, specialmente nel settore energetico, evidenziando gli effetti sui prezzi. Sebbene non abbia affrontato direttamente il tema umanitario, Bonomi ha dichiarato che gli impatti economici saranno inevitabili nei paesi coinvolti.

Infine, Bonomi ha commentato positivamente sulla Zona Economica Speciale (Zes) unica, considerandola uno strumento molto valido. Ha sottolineato i benefici delle Zes già operative e ha accolto con favore l'estensione della Zes a tutto il Mezzogiorno. Tuttavia, ha avvertito contro il rischio che la Zes diventi un freno e ha enfatizzato l'importanza di mantenere un approccio che funziona.

In conclusione, le osservazioni di Carlo Bonomi riflettono un approccio prudente ma complessivamente positivo nei confronti della manovra economica, con un'attenzione particolare alla necessità di interventi strutturali per garantire una crescita sostenibile e rassicurare i mercati, in un contesto economico globale incerto e complesso.

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