Il World Economic Forum afferma che entro il 2028 il 25% dei posti di lavoro verranno eliminati anche dalle AI.

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Francesco Giuliani

Secondo il World Economic Forum, nei prossimi 5 anni, l'intelligenza artificiale avrà un impatto sulla quasi totalità del 25% dei posti di lavoro nel mondo. Inoltre, la digitalizzazione, la transizione verso l'energia pulita e la ridistribuzione delle catene di approvvigionamento avranno anch'esse un impatto sui posti di lavoro.

Secondo gli esperti, l'introduzione dell'intelligenza artificiale (IA) nel mercato del lavoro causerà prima uno sconvolgimento, ma entro i prossimi 5 anni il suo impatto diventerà positivo. Gli analisti ritengono che la richiesta di specialisti nei settori della sicurezza informatica, dei big data e delle tecnologie di gestione sostenibile rappresenterà il principale motore della crescita dell'occupazione a livello mondiale.

Tuttavia, l'automazione e, in alcuni casi, la sostituzione dei lavori relativi alla comunicazione e al coordinamento dei processi, come avverrà con tecnologie come ChatGPT, porterà alla riduzione di fino a 26 milioni di posti di lavoro amministrativi e contabili, inclusi cassieri e contabili, secondo le stime delle organizzazioni.

Il 75% delle 800 aziende coinvolte in un recente sondaggio ha dichiarato l'intenzione di introdurre l'IA nei propri processi nei prossimi 5 anni. Questo cambiamento, tuttavia, potrebbe mettere a rischio molti posti di lavoro nel settore.

Gli esperti hanno evidenziato che i fattori macroeconomici come il rallentamento della crescita economica, la mancanza di offerta e l'inflazione costituiscono ora una grande minaccia per l'occupazione. Tuttavia, gli analisti prevedono che la transizione verso tecnologie pulite e un ampio riorientamento delle catene di approvvigionamento globali porteranno alla creazione di nuovi posti di lavoro.

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