Italia: Pubblicata la Carta Nazionale delle aree idonee al deposito scorie nucleari

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano ha recentemente reso pubblica la Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai) per il deposito nazionale delle scorie nucleari. Questa mappa, sviluppata da Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) e Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare), individua 51 locazioni potenzialmente adatte per ospitare il deposito delle scorie radioattive nel paese.

Le 51 locazioni sono distribuite in 5 zone specifiche, coprendo sei diverse regioni italiane. Tra le regioni coinvolte, il Piemonte presenta 5 siti nella provincia di Alessandria, mentre il Lazio risulta la regione con il maggior numero di siti idonei, ben 21, concentrati nel viterbese. La Sardegna conta 8 siti distribuiti tra le province di Oristano e Sud Sardegna. Quindici siti sono concentrati tra Puglia e Basilicata, mentre la Sicilia chiude l'elenco con 2 aree idonee nella provincia trapanese.

La Cnai rappresenta una fase significativa nel processo di selezione delle locazioni per il deposito nazionale delle scorie nucleari. Gli enti territoriali e le strutture militari hanno ora 30 giorni di tempo dalla pubblicazione della Carta per presentare le loro candidature. Inoltre, anche gli enti locali non indicati nella Cnai possono proporre la propria area, chiedendo a Sogin di rivalutare il territorio.

I criteri adottati per la selezione delle aree sono stati stabiliti nel 2021 e si basano su 28 elementi di sicurezza fissati da Isin. Tra questi criteri rientrano la distanza da zone vulcaniche, sismiche, e da faglie, nonché la lontananza da insediamenti civili, industriali e militari. Sono escluse le aree naturali protette, quelle oltre i 700 metri sul livello del mare, a meno di 5 km dalla costa e con la presenza di miniere, pozzi di petrolio o gas. Inoltre, le aree di interesse agricolo, archeologico e storico sono escluse dalla selezione. La disponibilità di infrastrutture di trasporto è anch'essa un requisito fondamentale.

Va sottolineato che prima della Cnai, Sogin aveva pubblicato una lista preliminare di 67 aree potenzialmente idonee, sulla quale è stata aperta una consultazione pubblica con enti locali e cittadini interessati. La lista finale dei 51 siti idonei è stata stilata al termine di questa consultazione.

Il processo di individuazione delle aree per il deposito nazionale delle scorie nucleari è un passo cruciale per la gestione sicura e responsabile dei rifiuti radioattivi in Italia. La trasparenza nel processo decisionale e la partecipazione delle comunità locali sono elementi chiave per garantire la sicurezza e la sostenibilità di tali impianti nel lungo periodo.

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