La crescita della Classe Media cinese: Un faro per il futuro economico
Economia
Il panorama economico mondiale è in costante evoluzione, con nazioni che cercano costantemente nuovi motori per alimentare la loro crescita. In questo contesto, la Cina emerge come un faro, con la sua popolazione a reddito medio che ha recentemente superato la soglia dei 500 milioni di persone, secondo un commento pubblicato domenica da un quotidiano di proprietà statale.
Il Paese, attualmente, focalizza i suoi sforzi sull'incremento dei consumi interni. Secondo un articolo del SCMP, il potere d'acquisto di questo vasto gruppo di individui, insieme all'urbanizzazione e all'innovazione tecnologica, rappresenteranno le principali forze trainanti per la Cina nel futuro prossimo. È evidente come la Cina comunista stia legando la propria crescita al potenziale della classe media, che consuma e produce.
Questo rapporto è stato pubblicato come parte di una serie di pubblicazioni incentrate su "Come la Cina manterrà una crescita relativamente veloce nel lungo periodo", nell'ambito di un tentativo apparente di aumentare la fiducia del mercato nella seconda economia mondiale, soprattutto in un momento in cui la crescita mostra segni di incertezza.
L'articolo cita un economista cinese, evidenziando come la Cina si trovi "in quello che Rostow chiama uno stadio di alto consumo di massa, e il mercato cinese ha un enorme potenziale di sviluppo e un'attrattiva globale". È interessante notare il riferimento a W.W. Rostow, un economista americano il cui modello di sviluppo economico spaziava dalla società tradizionale fino alla società del consumo di massa.
Tuttavia, va precisato che non esiste una definizione ufficiale della classe media cinese, e la cifra di 500 milioni di individui citata nell'articolo non è accompagnata da una fonte ufficiale, benché le stime precedenti fossero di 400 milioni nel 2019.
Le autorità cinesi puntano sulla capacità di spesa di 1,4 miliardi di persone per guidare la crescita economica, specialmente dopo le sfide rappresentate dalla crisi del mercato immobiliare e dal calo della domanda esterna. Misure recenti, come gli incentivi per il consumo di beni durevoli, dimostrano l'impegno del governo nel rilanciare l'economia attraverso i consumi.
In contrasto con la Cina, in Italia si assiste a una situazione differente, con la classe media in declino. Mentre la Cina punta sui consumi e sulla classe media per stimolare l'economia, in Italia si osserva un'inversione di tendenza, con una classe dirigente poco sensibile al benessere della popolazione. I dati, elaborati da Canalesovranista basandosi su statistiche ISTAT e OCSE, indicano una diminuzione dei redditi reali dei lavoratori dipendenti, portandoci indietro nel tempo e compromettendo le prospettive di crescita del Paese.
In questo contesto, emerge la necessità di politiche di reddito volte a dare potere d'acquisto alle persone. Tuttavia, l'Unione Europea sembra essere sorda a queste esigenze, sovraccaricando la società con vincoli e obiettivi non strettamente economici.
Mentre la Cina, con il suo modello economico guidato dalla crescita della classe media, cerca il benessere, sembra che l'Unione Europea, in una democrazia a volte paralizzata da eccessiva burocrazia, stia mettendo a rischio tale obiettivo. Questo confronto mette in evidenza le differenti strategie adottate dalle nazioni nel perseguire la crescita economica e il benessere dei propri cittadini.
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