La fine del Superbonus ed il ritorno alle detrazioni decennali dal 2024

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Il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato durante la conferenza stampa post l'approvazione della Legge di Bilancio 2024 che a partire da gennaio 2024 si tornerà al meccanismo delle detrazioni decennali. Questa decisione, secondo il Ministro, è stata presa senza alcun intervento sulla sorte del Superbonus, escludendo l'utilizzo delle opzioni alternative previste dal Decreto Legge n. 34/2020, in particolare la cessione del credito.

Il Superbonus, oggetto di contrastanti opinioni all'interno del Governo, è stato gradualmente dismesso attraverso diversi decreti, culminando con il Decreto Aiuti-Quater nel 2022 e il Decreto Cessioni o Blocca Cessioni nel 2023. La prossima mossa, che sarà attuata a partire dal 2024, sembra chiudere definitivamente il capitolo del Superbonus e delle opzioni alternative.

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La decisione di Giorgetti potrebbe essere attribuita a una scarsa conoscenza del funzionamento del Superbonus e delle sue alternative, o potrebbe essere il risultato di un provvedimento ad hoc che blocca le opzioni alternative dal 1 gennaio 2024. Tuttavia, l'ipotesi più probabile sembra essere la prima, considerando che il Decreto Cessioni ha già abolito le opzioni alternative dal 17 febbraio 2023.

Per coloro che hanno già avviato interventi prima dell'abolizione, sarà possibile continuare a utilizzare le opzioni alternative fino al termine del periodo previsto per il Superbonus, cioè fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, le aliquote del Superbonus diminuiranno al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025 sulle spese sostenute.

La seconda ipotesi, che implicherebbe un provvedimento ad hoc, è considerata difficile e rischiosa. Tale decisione potrebbe rappresentare un tentativo di rispondere alle critiche del Ministro Giorgetti riguardo agli ultimi dati pubblicati da Enea, che hanno rivelato una spesa aggiuntiva di 3 miliardi di euro a settembre 2023 nonostante il blocco della cessione.

Nel caso in cui si confermi la fine del Superbonus e delle opzioni alternative, si tornerebbe alle detrazioni decennali come unica opzione per gli incentivi fiscali legati agli interventi sul patrimonio edilizio. Tuttavia, potrebbe essere possibile che durante la discussione della Legge di Bilancio 2024, il Parlamento proponga emendamenti che portino a una revisione del meccanismo previsto dal Decreto Rilancio o a nuove soluzioni per mantenere o prorogare gli incentivi fiscali.

Tra le proposte interessanti, vi è il "Ecobonus sociale", parte del piano RePowerEU, che destina 4 miliardi di euro del PNRR a persone a basso reddito per interventi di riqualificazione energetica tra il 2024 e il 2025. Questa iniziativa potrebbe offrire un nuovo approccio agli incentivi fiscali, concentrando le risorse su chi ne ha più bisogno. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se saranno adottate nuove misure per sostenere il settore dell'edilizia e promuovere la sostenibilità energetica.

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