La Grecia torna nell’area investment grade

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Nella mitologia greca, Efesto ha sparso fuoco e Zeus ha scatenato l'acqua, ma questa estate la Grecia ha affrontato catastrofi naturali che hanno segnato profondamente il paese. Nonostante ciò, uno spiraglio di speranza si è aperto grazie a un alleato inaspettato: Pluto, il dio della ricchezza. In termini finanziari, Atene può ora guardare con ottimismo al futuro grazie alla recente decisione dell'agenzia di rating canadese DBRS, che ha promosso il merito di credito greco a BBB. Questo piccolo ma significativo passo in avanti rappresenta il ritorno della Grecia nell'area "investment grade," uscendo così dal gruppo dei paesi con titoli sovrani considerati "spazzatura," noti anche come "junk bonds." Questa migliore reputazione apre le porte a più investitori, senza dover pagare premi di rischio elevati sotto forma di spread.

Questo sviluppo è particolarmente importante per un paese che si trova ancora a lottare con un rapporto debito-PIL che supera il 170%. La decisione della DBRS è stata motivata dalla fiducia che le autorità greche manterranno un impegno per la responsabilità fiscale, garantendo così una tendenza decrescente nel rapporto tra debito pubblico e PIL.

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L'aggiornamento del rating avrà ripercussioni positive anche per la Banca Centrale Europea (BCE), che aveva accettato di includere i cosiddetti "sirtaki-bond" nel proprio bilancio fino al 2024, nonostante la mancanza del "bollino" minimo di affidabilità richiesto per i programmi di acquisto di Francoforte.

Ora l'attenzione si sposta sulle tre principali agenzie di rating, ovvero Standard & Poor's, Moody's e Fitch. Anche un piccolo miglioramento nei loro rating potrebbe cancellare lo stigma finanziario che pesa sulla Grecia. Mentre la prima e la terza agenzia dovrebbero alzare il loro voto di un solo punto per riportare Atene nell'area "investment grade," Moody's si trova attualmente più distante dalla soglia richiesta.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa decisione positiva della DBRS non può essere vista come una conferma delle visioni del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, il quale, durante la crisi del debito greco, sosteneva che i paesi che avevano adottato programmi di salvataggio avrebbero fatto enormi progressi. A distanza di 13 anni da quei tumultuosi eventi, la Grecia porta ancora le cicatrici di un'aspra austerità, il cui prezzo è stato molto alto. Nonostante una crescita economica del 5,9% nel 2022 e una stima del 2,6% per quest'anno, basata principalmente sull'export e sul turismo, il rischio di povertà ed esclusione colpisce ancora quasi il 30% della popolazione, e i salari rimangono inferiori ai livelli del 2010.

In conclusione, sebbene la Grecia possa finalmente respirare un po' di sollievo con l'upgrade del rating da parte della DBRS, il percorso verso la piena ripresa economica e sociale è ancora lungo e irto di sfide. Questo paese affascinante e antico dovrà continuare a lottare per superare le cicatrici della crisi finanziaria e delle catastrofi naturali, nella speranza che un giorno possa ritornare alla sua antica gloria. Wolfgang Schaeuble, con tutte le sue asprezze, può essere considerato solo una voce in disaccordo nella sinfonia complessa della Grecia moderna.

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Autore:

Redazione Financial Panorama

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