La Ketamina, una nuova speranza nella terapia della depressione

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Una nuova terapia basata sulla ketamina ha dato risultati positivi a pazienti che soffrono di depressione, aprendo nuove prospettive nella lotta contro questa malattia debilitante. La depressione è un problema diffuso che colpisce un numero significativo di individui in tutto il mondo. Secondo i dati del 2021, l'8% della popolazione soffre di depressione in forme gravi o moderate, mentre il 26% soffre di depressione lieve. Tuttavia, l'utilizzo della ketamina come trattamento ha dimostrato risultati incoraggianti, aprendo nuove strade nella terapia della depressione. Lo psichiatra Jean-Frédéric Mall ha sottolineato che la ketamina e i suoi derivati hanno dimostrato di coprire una parte del quadro depressivo in cui i trattamenti convenzionali spesso non riescono ad avere successo. Questa affermazione apre nuove prospettive per i pazienti che non hanno ottenuto miglioramenti significativi con le terapie tradizionali.

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La terapia basata sulla ketamina offre due modalità di somministrazione principali: quella endovenosa e quella nasale attraverso l'uso dell'esketamina, un derivato della ketamina. Secondo Mall, la somministrazione endovenosa sembra essere la più efficace, ma l'esketamina nasale è comunque più efficace rispetto a molti altri antidepressivi convenzionali. Questo offre una maggiore flessibilità nella scelta del metodo di somministrazione in base alle esigenze individuali dei pazienti.

Tuttavia, è importante notare che la ketamina può produrre effetti dissociativi nei pazienti, come la distorsione della realtà o la sensazione di essere separati dal proprio corpo o dai pensieri ricorrenti. Il dottor Michele Mattia, psichiatra e psicoterapeuta, sottolinea l'importanza di non confondere l'uso farmacologico della sostanza con il suo uso ricreativo. L'abuso della ketamina a fini ricreativi comporta il rischio di una eccessiva dissociazione dalla realtà e la possibile sviluppo di una dipendenza psicologica significativa.

La comunità medica sta attualmente conducendo studi sulle possibili conseguenze negative dell'uso terapeutico della ketamina, in particolare concentrandosi sul rischio di sviluppare una dipendenza fisica. Uno studio condotto presso l'Università di Ginevra su animali ha dimostrato che nessun animale ha sviluppato una somministrazione compulsiva di ketamina, riducendo significativamente il rischio di dipendenza fisica.

Nonostante i risultati incoraggianti, la ketamina non è una cura miracolosa per tutti i casi di depressione. Il suo uso è raccomandato solo in determinate situazioni, in particolare per i pazienti con una diagnosi di "depressione resistente", che hanno già tentato almeno due trattamenti con farmaci convenzionali senza successo. Inoltre, la terapia con esketamina spesso è accompagnata da farmaci tradizionali per massimizzare i benefici terapeutici.

I risultati positivi legati all'uso della ketamina sono attribuiti al suo meccanismo d'azione unico nel cervello. A differenza dei farmaci psicofarmaci tradizionali, la ketamina non agisce sulla serotonina, ma sul glutammato. Questo permette alla ketamina di agire direttamente sui neurotrasmettitori, influenzando la trasmissione tra i neuroni in modo innovativo.

In conclusione, la terapia a base di ketamina rappresenta un'importante avanzamento nel trattamento della depressione, offrendo una nuova speranza ai pazienti che non hanno ottenuto benefici significativi da terapie convenzionali. Tuttavia, è importante utilizzare questa sostanza in modo responsabile, seguendo le raccomandazioni dei professionisti medici, al fine di massimizzare i benefici terapeutici e minimizzare i rischi associati all'abuso potenziale della ketamina.

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