La Premier Meloni dopo G20 su caso Ita-Lufthansa

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Giorgia Meloni in sostanza rappresenta così lo stallo della nuova alleanza dei cieli destinata a nascere sull'asse italo-tedesco. L'accordo tra l'italiana Ita e la compagnia tedesca Lufthansa sembrava essere sulla buona strada, ma si è scontrato con una muraglia di ostacoli burocratici a Bruxelles. Questa controversia rappresenta uno dei punti critici nel delicato rapporto tra Italia e Commissione Europea.

Il 41% della nuova compagnia aerea italiana, Ita, dovrebbe essere acquisito da Lufthansa tramite un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l'opzione di acquisire le azioni rimanenti in seguito. Tuttavia, il via libera dell'Antitrust dell'Unione Europea è necessario per completare l'operazione, e questo è dove i problemi hanno inizio.

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La premier italiana, Giorgia Meloni, ha sollevato il problema durante il suo viaggio in India, dichiarando: "È curioso che la Commissione blocchi la soluzione al problema Ita." Ha anche riferito che il governo italiano aveva chiesto "un occhio di riguardo in più" per il suo paese al commissario europeo Paolo Gentiloni.

La risposta della Commissione Europea è stata immediata, sottolineando che non aveva ancora ricevuto alcuna notifica ufficiale sull'accordo e che la procedura richiedeva un'istruttoria molto minuziosa, in linea con le prassi comuni. Il Ministero dell'Economia italiano ha successivamente precisato che la notifica dell'accordo è stata accettata, ma solo al termine dell'istruttoria in corso.

Questa controversia ha ulteriormente aumentato la tensione tra il governo italiano e la Commissione Europea in un momento critico, con dossier sensibili come il bilancio di stato, il Patto di stabilità e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza già all'attenzione delle parti coinvolte.

Va notato che il dossier Ita-Lufthansa è stato oggetto di discussione tra Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz in diversi incontri avvenuti nei mesi precedenti. Questo accordo è stato definito una "testimonianza di quanto gli interessi nazionali di Roma e Berlino possano essere convergenti anche sul piano strategico."

Questa controversia è un ulteriore esempio di come l'Unione Europea debba gestire con attenzione le operazioni di consolidamento e privatizzazione nel settore aereo, tenendo conto delle implicazioni sulla concorrenza e sugli interessi nazionali dei paesi coinvolti. Tuttavia, il governo italiano sostiene che la Commissione Europea dovrebbe mostrare maggiore celerità nell'esaminare l'accordo Ita-Lufthansa, visto l'importante ruolo strategico che potrebbe avere nel mercato aereo europeo.

Inoltre, questo conflitto evidenzia la complessità delle dinamiche tra Italia e Germania nell'Unione Europea e come il partenariato tra le due nazioni possa scontrarsi con gli interessi di altri paesi, come la Francia, che in passato aveva cercato di includere Air France in una partnership commerciale.

Mentre il governo italiano cerca di accelerare il processo, è fondamentale per tutte le parti coinvolte nell'accordo Ita-Lufthansa mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la Commissione Europea per garantire una soluzione equa e nel migliore interesse dell'Europa. La questione rimane aperta e il futuro dell'accordo resta incerto mentre Bruxelles continua la sua istruttoria.

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