La “Prestazione Universale” al centro di una nuova riforma sociale

Dal 2025, circa 25mila anziani ultraottantenni non autosufficienti, con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e con un Isee inferiore a 6mila euro, avranno accesso a una significativa novità: la "prestazione universale". Attualmente, l'assegno di accompagnamento è pari a 531,76 euro, ma con la nuova riforma, questo importo aumenterà notevolmente, raggiungendo i 1.380 euro. Questa somma potrà essere utilizzata per pagare badanti, assistenti familiari o altri servizi dedicati all'assistenza degli anziani.

Questa iniziativa, in fase di sperimentazione per due anni, potrebbe vedere un allargamento della platea beneficiaria se i risultati saranno positivi. La notizia principale è contenuta nel decreto legislativo in attuazione della delega sulle politiche in favore delle persone anziane, approvato dal Consiglio dei ministri. Ora spetta al Parlamento valutare e approvare il provvedimento. Per avviare la riforma, è stata stanziata una tranche di oltre un miliardo di euro, di cui 300 milioni sono destinati alla prestazione universale.

La viceministra del Lavoro e Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, ha sottolineato che questa riforma è attesa da ben 20 anni. Essa rappresenta una priorità per il governo, considerando che l'Italia è la prima nazione in Europa per numero di anziani e la seconda nel mondo dopo il Giappone.

Uno degli obiettivi principali di questa iniziativa è contrastare l'isolamento e la solitudine degli anziani, ponendo la casa come il fulcro delle cure. La riforma mira a coniugare l'assistenza sociale e sanitaria, promuovendo la telemedicina, la teleassistenza e l'assistenza domiciliare integrata. La prevenzione è al centro di questa nuova normativa, che incoraggia una vita attiva per gli anziani attraverso la pratica sportiva, il turismo del benessere e il turismo lento per gli over 65. Inoltre, si auspica un maggiore rapporto tra giovani e anziani per favorire l'interazione intergenerazionale.

Per potenziare il rapporto tra le diverse generazioni, saranno coinvolti i giovani del servizio civile universale. Inoltre, si promuoveranno nuove forme di coabitazione solidale, come il "senior cohousing", e di coabitazione intergenerazionale, specialmente con i giovani in condizioni svantaggiate (cohousing intergenerazionale). La viceministra Bellucci ha specificato che lo Stato supporterà economicamente coloro che sono in difficoltà per permettere loro di accogliere nella propria famiglia animali provenienti da gattili e canili.

Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha definito questo provvedimento come "molto importante e atteso", mentre la ministra al Turismo Daniela Santanchè ha evidenziato l'attenzione del governo Meloni verso gli anziani, riconoscendone il prezioso valore per l'Italia. Secondo la ministra alla Famiglia Eugenia Roccella, questa è "una legge molto rilevante" che affronta la questione familiare e demografica, concentrandosi sul patto generazionale e sul contrasto alle solitudini del nostro tempo.

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