La salute dell’individuo passa anche per il benessere mentale

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L'evoluzione del concetto di benessere, secondo le attuali definizioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si allontana dalla concezione tradizionale di mera assenza di malattia. Oggi, il benessere è descritto come uno "stato complessivo di buona salute fisica e mentale", sottolineando l'importanza dell'equilibrio tra le diverse dimensioni dell'essere umano.

Questo cambio di prospettiva è radicato nel superamento del dualismo cartesiano mente-corpo, che separava nettamente queste due sfere. Anche antiche concezioni mediche, come quella di Ippocrate, attribuivano le malattie principalmente a problemi organici del corpo. Tuttavia, con l'avvento della visione psicoanalitica di Freud, l'origine della malattia mentale fu distinta da quella puramente somatica, aprendo la strada alla considerazione dei processi psichici, molti dei quali inconsci.

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La rivalutazione della componente psicologica del benessere supera la limitazione di concentrarsi solo sulle manifestazioni sintomatologiche a livello corporeo. Questo nuovo approccio permette di focalizzarsi su una "globalità psichica, sociale e culturale dell'essere umano". In altre parole, i sintomi fisici diventano solo la manifestazione esteriore di un disturbo più profondo.

Risolvere il malessere implica il ripristino dell'equilibrio turbato, il primo passo di un percorso che richiede consapevolezza delle difficoltà e il coraggio di chiedere aiuto ai professionisti della salute mentale. Affrontare le sfide psicologiche con un supporto specializzato è essenziale per raggiungere uno stato di benessere completo, dove mente e corpo sono in armonia.

Questa nuova prospettiva si inserisce anche in un contesto più ampio di promozione della salute. La promozione della qualità di vita implica il mantenimento, il ripristino o il potenziamento delle risorse individuali, favorendo una risposta adattiva alle esigenze interne ed esterne.

In una società frenetica, dove l'efficienza e le prestazioni massime sono richieste, spesso manca il tempo per un adeguato lavoro di introspezione. Rallentare e prestare attenzione ai propri stati d'animo diventa cruciale. Questo permette di riconoscere limiti e punti di forza, accettando la propria imperfezione come parte integrante dell'essere umano.

La valorizzazione delle piccole vittorie quotidiane e la revisione degli standard di riferimento contribuiscono a una maggiore serenità. Inoltre, il mantenimento di una buona socialità è vitale per il benessere globale, poiché l'essere umano si realizza attraverso le relazioni con gli altri.

Infine, il collegamento tra salute mentale e fisica è fondamentale. Così come la buona salute fisica influenza positivamente lo stato mentale, l'influenza della mente sul corpo non può essere trascurata. Prendersi cura del proprio benessere psicologico diventa quindi essenziale, poiché, come afferma saggiamente il detto, "non c'è Salute senza Salute Mentale!".

In conclusione, un approccio olistico al benessere che considera mente e corpo come interconnessi è la chiave per una vita appagante e equilibrata.

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