La startup biotech italiana Cellply, aiuta a combattere i tumori

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La startup biotech italiana Cellply ha recentemente concluso con successo un nuovo round di finanziamento, raccogliendo un totale di 3,6 milioni di euro. A guidare l'investimento ci sono state importanti figure come Recomec, holding controllata dalla famiglia Zanelli, LIFTT e Schia Ventures, tutte già investitori nella società bolognese in passato. Questo nuovo finanziamento arriva dopo due round precedenti nel 2021 e nel 2022, che hanno visto Cellply ottenere rispettivamente 2 milioni e 810 mila euro.

L'annuncio di questo finanziamento è stato seguito dalla proclamazione di un ulteriore round, con l'ambizioso obiettivo di raccogliere complessivamente 14 milioni entro la fine del primo trimestre del 2024. Questa mossa strategica dimostra la determinazione di Cellply nel consolidare la sua posizione nel mercato della ricerca e sviluppo, con una particolare attenzione all'espansione nel mercato statunitense e nordamericano, oltre al rafforzamento della presenza europea.

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Fondata nel 2013 da Massimo Bocchi, attuale CEO, e Roberto Guerrieri, fondatore di Silicon Biosystem, Cellply ha finora raccolto un totale di 11 milioni di euro dagli investitori. La startup ha dimostrato un rapido sviluppo, focalizzandosi sulla misurazione dell'efficacia delle immunoterapie nella terapia delle patologie oncologiche.

L'innovazione principale di Cellply risiede nel suo sistema di monitoraggio brevettato, che sfrutta l'intelligenza artificiale per ottimizzare la produzione di cellule "superkiller" dei tumori. Questo processo avanzato, reso possibile dalla combinazione di robotica, microfluidica e intelligenza artificiale, è destinato a rivoluzionare la produzione di terapie cellulari, contribuendo a massimizzare l'efficacia delle immunoterapie.

Il cuore della tecnologia proprietaria di Cellply è il "Cell Pass", uno strumento che consente di monitorare le caratteristiche funzionali del prodotto durante tutte le fasi del suo ciclo di vita: dallo sviluppo, attraverso la produzione, fino alla somministrazione ai pazienti. Questa soluzione unica permette di identificare sottopopolazioni di cellule che, sebbene possano sembrare simili dal punto di vista del fenotipo, presentano notevoli differenze funzionali.

La piattaforma di Cellply consente uno screening massivo delle interazioni tra le cellule immunitarie e tumorali, automatizzando il processo attraverso uno strumento analitico avanzato. Ciò si traduce nella capacità di quantificare il numero di cellule effettivamente attive che riescono ad attaccare ed eliminare le cellule tumorali, portando a un nuovo livello di precisione e affidabilità nella produzione di terapie cellulari.

Guardando al futuro, Cellply ha ambizioni ancora più grandi. La società mira a diventare un pioniere nella ricerca e nel controllo di qualità nel settore delle CellTherapy. Con la previsione di chiudere il 2023 con il suo primo significativo fatturato, la startup mira a una forte progressione nei successivi due anni.

In conclusione, Cellply rappresenta un esempio eccellente del potenziale delle startup biotech italiane nel panorama globale. Il loro impegno verso l'innovazione e la loro capacità di attirare investimenti significativi testimoniano il ruolo cruciale che giocano nel promuovere progressi significativi nella terapia oncologica, posizionandosi come un attore chiave nella rivoluzione delle immunoterapie.

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Autore:

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