La violenza nel mondo sempre più protagonista

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Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha recentemente avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, esprimendo la piena solidarietà del governo italiano per gli attacchi subiti dallo Stato di Israele. La leader italiana ha ribadito il supporto italiano alle vittime, agli ostaggi e ai feriti, sottolineando l'impegno del governo nell'operare con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L'Italia si è dichiarata al fianco del popolo israeliano in questo momento difficile, sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale.

Anche il Papa Francesco ha manifestato la sua preoccupazione e il suo dolore per la violenza in corso in Israele. Nel corso dell'Angelus, ha sottolineato che la guerra e il terrorismo non portano a soluzioni, ma solo alla morte di innocenti. Ha lanciato un appello affinché gli attacchi si interrompano, auspicando la pace in Israele e in Palestina. Il pontefice ha ribadito che la guerra è sempre una sconfitta e ha invitato tutti a pregare per la pace nella regione.

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Nel contesto internazionale, l'Arabia Saudita, attualmente impegnata in negoziati con Israele per normalizzare i rapporti, ha chiesto la fine immediata dell'escalation. Anche l'Egitto ha riferito di aver avviato contatti per porre fine alle operazioni militari. Tuttavia, dall'Iran arriva il sostegno ad Hamas, con Teheran che si dichiara "orgogliosa dei combattenti palestinesi".

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha condannato gli "orribili" attacchi contro Israele, sottolineando che il terrorismo non è mai giustificato. Ha ribadito il solido sostegno della sua amministrazione alla sicurezza di Israele e ha messo in guardia contro l'approfittare della situazione da parte di parti ostili. Il Pentagono ha assicurato che lavorerà per garantire che Israele abbia tutto il necessario per difendersi.

Anche il Consiglio di Sicurezza dell'ONU terrà una riunione di emergenza per discutere della situazione in Medio Oriente, mentre la Nato ha condannato i "terroristici attacchi di Hamas contro Israele", dichiarando il diritto di Israele a difendersi.

Il coordinatore speciale dell'ONU per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha definito la situazione come un "precipizio pericoloso", appellandosi affinché tutti si ritirino dal baratro. Ha condannato gli attacchi atroci contro i civili, sottolineando la necessità di fermarli immediatamente.

In un momento in cui il Medio Oriente è nuovamente teatro di violenza e tensione, la comunità internazionale si unisce nella condanna degli attacchi e nell'appello urgente alla pace. La speranza è che attraverso la diplomazia e il dialogo, si possano trovare soluzioni che portino a una stabilità duratura nella regione.

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