Lo scenario delle A.I. per le P.M.I. Italiane

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L'intelligenza artificiale (IA) è una delle tecnologie più promettenti e rivoluzionarie del nostro tempo, ma la sua adozione all'interno delle piccole e medie imprese (PMI) italiane ha finora incontrato alcune sfide. Nonostante le potenzialità evidenti, i numeri indicano che l'IA è ancora poco diffusa tra le PMI, con solo il 6,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti che dichiara di utilizzarla. Tuttavia, esistono alcune sacche di eccellenza che stanno emergendo in territori specifici, dimostrando che le PMI italiane stanno iniziando a intraprendere un cammino di digitalizzazione.

L'Italia, come molte altre nazioni, è al centro di una trasformazione digitale che offre opportunità sia per le grandi aziende che per le PMI. Tuttavia, mentre le grandi imprese stanno iniziando a sfruttare l'IA e altre tecnologie, le PMI sembrano essere in ritardo nell'adozione di queste soluzioni innovative. Secondo i dati forniti dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), solo il 6,2% delle PMI utilizza sistemi di intelligenza artificiale. Questo divario è ancora più evidente quando si confronta con la percentuale dell'8% nell'Unione Europea.

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Tuttavia, alcune aree stanno dimostrando un progresso notevole nell'adozione dell'IA. Uno di questi territori è la Murgia Valley, un'area originariamente agricola situata tra Puglia e Basilicata. Incredibilmente, oltre il 68,3% delle imprese pugliesi e il 65,2% delle imprese lucane hanno raggiunto almeno un livello base di digitalizzazione entro il 2022. Questi risultati sono stati ottenuti grazie allo sviluppo di un polo dell'alta tecnologia e dell'informatica in un'area che tradizionalmente era focalizzata sull'agricoltura. Questo dimostra che l'innovazione tecnologica può veramente guidare il cambiamento anche in territori inaspettati.

Alcune PMI italiane stanno facendo passi avanti significativi nell'adozione dell'IA e stanno dimostrando come questa tecnologia può portare miglioramenti concreti nei loro processi operativi. A Bari, The Digital Box sta sviluppando soluzioni avanzate di IA, incluso un segretario olografico che sta rivoluzionando la gestione delle attività aziendali. Compass, un'impresa tradizionale, ha impiegato l'IA per ottimizzare i propri processi interni, dimostrando che l'adozione dell'IA non riguarda solo settori ad alta tecnologia, ma può avere un impatto reale in qualsiasi settore.

Nonostante i progressi e le potenzialità dell'IA nelle PMI italiane, ci sono ancora sfide da affrontare. È fondamentale che le PMI riconoscano il valore dell'adozione dell'IA e che le direzioni aziendali si impegnino attivamente nel guidare questo cambiamento. La formazione interna è cruciale per garantire che i dipendenti acquisiscano le competenze necessarie per lavorare con queste tecnologie. Inoltre, collaborazioni con partner industriali e centri di ricerca possono accelerare l'adozione dell'IA, portando a risultati concreti più rapidamente.

L'IA, insieme ad altre tecnologie abilitanti digitali come la cybersecurity, il big data e il cloud, è destinata a guidare lo sviluppo del mercato digitale italiano. Secondo Anitec-Assinform, il mercato dell'IA in Italia ha raggiunto un volume di circa 422 milioni di euro nel 2022, con previsioni di raggiungere i 700 milioni nel 2025. Queste prospettive positive richiedono un'impegno strategico per accelerare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dei lavoratori e aumentare la consapevolezza sulle potenzialità dell'IA.

In conclusione, mentre l'adozione dell'IA nelle PMI italiane può sembrare inizialmente lenta, storie di successo e sacche di eccellenza dimostrano che il cambiamento è possibile. Attraverso la collaborazione, la formazione e una visione strategica, le PMI italiane possono abbracciare l'IA e cogliere le opportunità che questa tecnologia offre per migliorare l'efficienza operativa, stimolare l'innovazione e accrescere la competitività.

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