Limiti ed errori delle Intelligenze Artificiali

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Nel panorama sempre più pervasivo dell'intelligenza artificiale, una questione che sta emergendo in modo sempre più evidente è quella degli errori commessi da queste macchine intelligenti. Questa tematica, inquietante e complessa, va ben oltre la generazione di codice o la scoperta di numeri primi, e assume un ruolo centrale nella discussione sulla tecnologia che stiamo adottando. Recentemente, questa problematica è stata al centro dell'incontro "L'intelligenza artificiale generativa e la meraviglia dell'intelligenza umana," tenutosi durante il Festival della Mente di Sarzana, in Italia. L'incontro ha visto la partecipazione di Veronica Barassi, antropologa e professoressa in scienze della comunicazione all'Università di San Gallo, e Greg Gigerenzer, psicologo tedesco e direttore emerito del Center for Adaptive Behavior and Cognition presso il Max Planck Institute for Human Development di Berlino.

Uno degli aspetti chiave emersi dalla discussione è stato l'importanza dell'euristica nell'intelligenza umana. Gigerenzer ha spiegato che l'euristica è un metodo di ragionamento adattativo che consente agli esseri umani di concentrarsi sulle informazioni più rilevanti in situazioni di incertezza, dove non è possibile ottimizzare le decisioni. Ha citato l'esempio degli scacchi, in cui le intelligenze artificiali sono superiori agli esseri umani, poiché qui l'incertezza è limitata e la competizione si basa sulla potenza computazionale e sulla profondità del pensiero. Tuttavia, nelle situazioni più complesse e imprevedibili legate al comportamento umano, gli algoritmi hanno difficoltà a prevedere gli eventi, mentre l'intelligenza umana, grazie all'euristica, dimostra una maggiore capacità di adattamento. Questo suggerisce che, per molto tempo a venire, l'intuizione umana resterà ineguagliabile rispetto alle intelligenze artificiali in queste situazioni.

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Un altro punto di riflessione interessante riguarda l'intuizione umana, una caratteristica intrinsecamente umana che è difficile da definire ma estremamente preziosa. Gigerenzer la collega all'evoluzione del cervello umano, sottolineando che l'intuizione è quella voce interna che ci guida in situazioni senza che siamo necessariamente in grado di spiegare il perché. Mentre le intelligenze artificiali basate su machine learning possono eccellere nel riconoscimento delle immagini, il nostro intuito umano ci consente di distinguere oggetti o situazioni con straordinaria precisione e con poche informazioni a disposizione.

Un esempio noto è il riconoscimento di un gatto o di un cane da parte di un bambino: dopo aver visto un solo esemplare, il bambino sarà in grado di distinguere i due animali per il resto della sua vita. Questo livello di precisione è un obiettivo ancora lontano per molte intelligenze artificiali.

Veronica Barassi ha approfondito ulteriormente la discussione sottolineando l'importanza di considerare gli errori delle intelligenze artificiali nel contesto della società moderna. I sistemi di intelligenza artificiale vengono sempre più utilizzati dalle forze dell'ordine e dai tribunali per scopi di monitoraggio, tracciamento e profilazione, con implicazioni significative sulla privacy e la giustizia. Barassi ha fatto riferimento all'arresto ingiustificato di Robert Julian-Borchak nel 2020, causato da un errore di un sistema di riconoscimento facciale.

Per affrontare la fallibilità delle intelligenze artificiali, Barassi ha lanciato il progetto "The Human Error of Artificial Intelligence." Ha sottolineato la necessità di un dibattito pubblico che coinvolga esperti, istituzioni e la società civile per comprendere come affrontare le sfide legate all'incapacità delle intelligenze artificiali di comprendere la complessità umana e culturale. Questo dibattito è cruciale, specialmente quando si considera l'impiego sempre più diffuso di prodotti basati sull'intelligenza artificiale in situazioni critiche, come nei sistemi di guida autonoma.

In conclusione, il dibattito sull'errore delle intelligenze artificiali è una questione di rilevanza crescente e richiede una discussione approfondita e globale. Il Festival della Mente di Sarzana ha offerto uno spazio prezioso per affrontare questo tema complesso, e il contributo di esperti come Greg Gigerenzer e Veronica Barassi ha fornito prospettive interessanti sulla sfida dell'equilibrare il potenziale delle intelligenze artificiali con la loro intrinseca fallibilità. La riflessione su come gestire queste macchine in modo responsabile e consapevole sarà essenziale per garantire che l'IA sia un'alleata preziosa, ma mai incontestabile, nell'avanzamento della nostra società.

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