Manovra di Governo – Focus su pensioni e redditi bassi

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Il quadro politico italiano è al centro dell'attenzione con l'approvazione imminente della Manovra, un documento cruciale che delineerà le politiche economiche e finanziarie del paese. Il vertice di maggioranza ha fornito chiarezza sulle direttive principali del governo, delineando una strategia che mira a sostenere la finanza pubblica, concentrandosi sui redditi e sulle pensioni medio-bassi, la famiglia e il settore sanitario.

Il primo punto chiave è il taglio del cuneo fiscale, una misura diretta a ridurre la pressione fiscale su redditi e pensioni nella fascia medio-bassa della società. Questo intervento è in linea con il lavoro precedentemente svolto dal governo, mantenendo la continuità con la legge di Bilancio precedente.

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Un richiamo importante è arrivato dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che ha sollecitato la maggioranza a evitare eccessivi emendamenti. Questo appello alla prudenza è stato ulteriormente sottolineato dal contesto internazionale, con il conflitto in corso in Israele. La Meloni ha invitato a ridurre al minimo gli emendamenti, enfatizzando l'importanza di affrontare le sfide attuali con collaborazione e determinazione.

Il clima di collaborazione all'interno della maggioranza è stato confermato da una nota di Palazzo Chigi, sottolineando l'importanza della cooperazione e della determinazione nel processo di approvazione della legge di Bilancio.

Un punto cruciale della Manovra è l'intenzione di intervenire sui redditi e sulle pensioni medio-basse, con particolare attenzione alla famiglia e alla sanità. Il governo si impegna a tagliare il cuneo fiscale, alleggerendo il carico fiscale su queste categorie di cittadini. Tuttavia, sono in corso verifiche per garantire le necessarie coperture finanziarie per tali interventi.

Il conflitto in corso in Medio Oriente ha ulteriormente complicato la situazione, poiché le risorse già scarse per la Manovra potrebbero subire ulteriori riduzioni a causa delle instabilità globali.

Il Parlamento ha già approvato lo scostamento da quasi 16 miliardi e la Nadef, aprendo la strada al governo per varare il documento programmatico di bilancio, la Manovra e il decreto fiscale. Quest'ultimo include l'introduzione della global minimum tax, una nuova imposta per i gruppi multinazionali di imprese, attuata in conformità con una direttiva europea.

Il governo ha ottenuto l'autorizzazione del Parlamento per utilizzare i 15,7 miliardi in deficit liberati dalla Nadef per la Manovra, destinandoli a diverse iniziative, tra cui il conguaglio anticipato dell'adeguamento Istat per le pensioni 2024, misure per il personale della Pubblica Amministrazione e la gestione dei flussi migratori.

In contrasto con voci speculative, il governo ha smentito l'ipotesi di sanatorie fiscali o edilizie. Tuttavia, il decreto fiscale potrebbe prevedere la rateizzazione dell'acconto di novembre per autonomi e partite Iva, con l'obiettivo di facilitare il carico finanziario su queste categorie professionali.

In attesa della sessione di bilancio, il governo sta lavorando per definire le misure dettagliate della Manovra, affrontando le sfide economiche e sociali con una strategia incentrata sulla sostenibilità e sulla tutela sociale.

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