Manovra economica 2023: Un percorso ordinato verso il voto di fiducia

Il 20 dicembre segna un approdo cruciale in Aula al Senato, anticipando una serie di eventi che culmineranno con il voto sulla fiducia il 22 dello stesso mese. Dopo giornate di stallo e intense trattative, governo, maggioranza, e opposizioni trovano finalmente un accordo sulla tempistica e sugli aspetti cruciali della manovra economica.

Il calendario prende forma, mettendo fine a giorni di incertezza e tensione, sia per il tempismo delle decisioni che per le questioni finanziarie. Lo scenario di un esercizio provvisorio, con tutte le incertezze e i rischi ad esso associati, viene superato, consentendo così l'avvio dei lavori in commissione a Palazzo Madama.

La giornata inizia con uno scontro acceso tra governo e opposizioni, alimentato dal recente insuccesso di una riunione. Tuttavia, nel corso della giornata, gli incontri si intensificano, soprattutto nella commissione Bilancio al Senato, con un andirivieni frenetico di proposte e controproposte. Le opposizioni mostrano scetticismo, temendo l'avvicinarsi di un esercizio provvisorio.

Il governo propone di portare il testo della manovra in Aula al Senato il 21 dicembre, sottoponendolo al voto di fiducia, per poi votare le note di variazione e ottenere il via libera finale il 22 mattina. Tuttavia, le opposizioni ritengono che ciò non sia sufficiente e temono un approdo inevitabile all'esercizio provvisorio.

In questo contesto di incertezza, si profila persino il rischio di un testo approvato in commissione senza un mandato chiaro al relatore. La maggioranza invita le opposizioni a dichiarare apertamente se l'obiettivo è procedere in questa direzione, sottolineando la necessità di chiarezza e trasparenza.

Nonostante le tensioni, il governo mantiene la fiducia e continua le trattative. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, si sposta a Atreju per aprire l'edizione 2023, lasciando temporaneamente le trattative in Senato. Gli incontri proseguono tutto il pomeriggio, dando forma all'ipotesi di posticipare il voto di fiducia al 22 mattina.

La situazione si sblocca finalmente in serata con l'annuncio dell'intesa. La manovra verrà chiusa con il voto di fiducia in Aula al Senato entro il 22 dicembre, garantendo un iter ordinato e consentendo una rapida trasmissione alla Camera. Le votazioni in commissione sono programmate per il 18 dicembre, con la discussione generale in Aula il 20.

Il capogruppo del Pd, Daniele Manca, esprime soddisfazione per l'accordo, sottolineando che prevale la ragione e che il percorso concordato offre al Parlamento il tempo necessario per discutere e votare. Anche il governo è soddisfatto, con il sottosegretario all'economia, Federico Freni, elogiando la capacità di mediazione del ministro Ciriani.

Il testo sarà incardinato a Montecitorio già il 22 dicembre, consentendo un esame più approfondito anche nella Camera. Nel frattempo, si conclude l'iter del decreto collegato alla manovra, con l'anticipi che ottiene il via libera definitivo alla Camera. Tra le novità, si segnalano ulteriori fondi per il bonus psicologo, la proroga dello smart working per i genitori di under 14 nel settore privato, lo slittamento dei tempi di pagamento per le prime due rate della rottamazione, e il reintegro della gestione della A24-A25 al gruppo Toto.

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