Meloni e Von Der Leyen consolidano l’alleanza Italia-Unione Europea
Politica
Nella suggestiva cornice forlivese, il summit tra Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, potrebbe essere ricordato come il "Patto della Piadina", un incontro bilaterale che ha visto discutere non solo di temi immediati come la ricostruzione post-alluvione, ma anche di prospettive future e di una solida collaborazione tra Italia e Unione Europea.
Mentre un centinaio di manifestanti, vittime dell'alluvione, protestavano definendo il vertice una "passerella elettorale", Meloni e von der Leyen si sono ritirate in una sala del Municipio di Forlì per un incontro durato un'ora. La discussione ha spaziato dalla ricostruzione post-disastro alle questioni più ampie riguardanti il futuro dell'Europa e le prossime elezioni europee.
Al termine dell'incontro, la premier italiana ha sottolineato l'ampia gamma di argomenti trattati, includendo il prossimo Consiglio europeo, il bilancio dell'Unione, la necessità di sostenere l'Ucraina, la questione dell'immigrazione e il "piano Mattei". In particolare, Meloni ha evidenziato l'approccio italiano alla dimensione esterna nella gestione migratoria, elogiando von der Leyen per la comprensione dell'importanza di un approccio equo e non predatorio con le nazioni africane di provenienza dei migranti.
Il nodo principale della discussione è stato il sostegno dell'Unione Europea alla ricostruzione delle aree colpite dall'alluvione dello scorso maggio. Meloni ha annunciato che l'Italia investirà 1,2 miliardi, concentrati sulla difesa idraulica e il ripristino di viabilità e infrastrutture. La revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) consentirà a Roma di canalizzare questi fondi in modo mirato, ricevendo l'approvazione di von der Leyen, che ha elogiato l'Italia per essere "assolutamente in linea con la tabella di marcia".
Le buone notizie sul finanziamento sono accompagnate dall'impegno dell'Unione Europea a continuare ad aiutare i territori danneggiati a rialzarsi e a diventare più resilienti. Von der Leyen, che aveva visitato le zone alluvionate a maggio, ha assicurato che l'Unione Europea intensificherà i suoi sforzi in tal senso.
Le dichiarazioni positive e l'annuncio degli investimenti hanno portato soddisfazione anche al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Tuttavia, ha sottolineato la fermezza sulla questione dei rimborsi danni, assicurando che la regione non si sposterà di un millimetro finché non verrà garantito il 100% dei rimborsi, facendo riferimento all'esperienza passata del terremoto.
In una giornata densa di impegni, con la firma di nuovi accordi a Bologna e una visita alla fiera al salone Marca, l'incontro ha presentato anche un curioso siparietto quando Bonaccini ha involontariamente confuso il "commissario Vannacci" con Vattani nel contesto degli investimenti per il Tecnopolo e la missione della regione in Giappone.
Il "Patto della Piadina" sembra consolidare il rapporto tra l'Italia e l'Unione Europea, evidenziando la cooperazione su temi cruciali come la ricostruzione post-disastro, l'immigrazione e la gestione dei fondi europei. Resta da vedere come questi sviluppi influenzeranno il panorama politico e le relazioni tra i due attori principali.