Mercato immobiliare italiano in calo dell’8,7% nel primo semestre 2023

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Redazione Financial Panorama

Nei primi sei mesi del 2023, il mercato immobiliare italiano ha subito una significativa contrazione, come evidenziato nei dati statistici notarili visionati in anteprima dall'ANSA. Le compravendite di abitazioni nella Penisola sono scese dell'8,7%, passando da 303.375 a 277.052 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Analizzando le transazioni delle seconde case tra privati, si nota una stabilità con una riduzione moderata dell'1,9%, mentre le transazioni acquisite da imprese hanno registrato una diminuzione più marcata, pari all'11,5%.

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Focalizzandosi su nove grandi città italiane, i notai hanno riscontrato diverse tendenze. Milano ha visto un calo dell'8,4% nelle compravendite di abitazioni, mentre a Torino e Verona le diminuzioni sono state rispettivamente del 3,4% e del 3,7%. Bologna ha registrato una contrazione del 4,6%, Firenze ha subito una caduta più significativa del 10,3%. Nel Centro e nel Sud Italia, Roma ha sperimentato una diminuzione del 9,6%, Napoli del 7,3%, Palermo ha visto una riduzione minima dello 0,33%, mentre a Bari la flessione è stata più pronunciata, raggiungendo il 12,4%.

Un elemento chiave da sottolineare riguarda il settore dei mutui per l'acquisto casa, con una notevole diminuzione del 29,5% nei primi sei mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati suggeriscono che l'aumento dei tassi di interesse ha spinto le persone a utilizzare i propri capitali anziché affidarsi ai finanziamenti bancari.

Il trend di riduzione dei mutui è in linea con la diminuzione complessiva del capitale erogato, che è passato da 38,5 a 26,9 miliardi, corrispondente a una diminuzione del 30,1%. Il valore medio dei mutui è rimasto stabile, attestandosi a 170.597 euro nei primi sei mesi del 2023, paragonato ai 172.171 euro dello stesso periodo del 2022.

Le previsioni per il mercato immobiliare alla fine del 2023 sono ulteriormente negative, con un calo stimato del 10,5%. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha dichiarato che, analizzando la suddivisione tra prime e seconde case, il calo è generalizzato, ma con una distinzione significativa. Il mercato delle seconde case tra privati sembra mantenere una certa stabilità con un decremento previsto del 13,8%, mentre le prime case da impresa sono destinate a subire una flessione più marcata del 32,3%.

In conclusione, il panorama immobiliare italiano si trova attualmente in una fase di contrazione, influenzata da vari fattori, tra cui l'andamento economico generale, le politiche finanziarie e le preferenze degli acquirenti. Il settore rimane dinamico, e le autorità e gli operatori del mercato dovranno monitorare attentamente gli sviluppi per adattarsi a questa nuova realtà.

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