Ministero dell’Università, stanziamento di 30 Milioni a favore del Chips act Europeo

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In un passo significativo verso il potenziamento della propria competenza tecnologica e per cementare la propria posizione all'avanguardia nell'innovazione dei semiconduttori, l'Italia ha destinato una somma notevole di 30 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Il finanziamento è il risultato dell'impegno del Ministero dell'Università e della Ricerca verso l'European Chips Act ed è un'azione proattiva per contribuire alla realizzazione dell'iniziativa congiunta europea Chips. Questa iniziativa rivoluzionaria è destinata a cambiare il panorama delle microelettroniche, con l'Italia che segna una presenza rilevante come forza trainante in questo percorso trasformativo.

L'annuncio è stato fatto a seguito dell'approvazione di un decreto il 7 agosto da parte del Consiglio dei Ministri, segnando un momento cruciale nella traiettoria tecnologica dell'Italia. Il decreto non solo sottolinea l'allocazione monetaria per l'iniziativa congiunta Chips, ma introduce anche altre misure lungimiranti, tra cui un credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo in microelettronica e l'istituzione di un Comitato Tecnico per la Microelettronica. Complessivamente, queste iniziative culminano nella formazione di un'iniziativa congiunta Chips, rappresentando il primo finanziamento pilota italiano per progetti nel settore dei semiconduttori.

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Questa iniziativa strategica nasce dalla necessità impellente di affrontare la crescente domanda di tecnologie all'avanguardia per i chip e dal riconoscimento della loro rilevanza strategica in vari ambiti tecnologici e di ricerca. Il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha commentato la posizione dell'Italia nel campo dei semiconduttori, notando: "L'Italia è già all'avanguardia nel campo dei semiconduttori. Le nazioni avanzate considerano le nostre aziende come punti di riferimento. Possediamo l'esperienza, le tecnologie e la leadership necessarie per l'eccellenza."

Il Ministro Bernini sottolinea inoltre: "I 30 milioni di euro stanziati dal Ministero dell'Università e della Ricerca, combinati con i 150 milioni di euro previsti dal Fondo Italiano per la Scienza Applicata, miglioreranno in modo significativo e sosterranno la posizione dell'Italia nel settore cruciale dei microchip. Il contributo italiano svolgerà un ruolo determinante nel rafforzare le capacità dell'Europa nell'industria globale dei semiconduttori."

I fondi destinati sosterranno progetti di ricerca, agevolando l'accesso a opportunità di cofinanziamento previste dall'European Chips Act per le ricerche più innovative con implicazioni di mercato. Inoltre, queste risorse garantiranno un sostegno continuo agli investimenti effettuati dall'Italia e dal Ministero dell'Università e della Ricerca nel settore dei semiconduttori. Un ecosistema di ricerca di rilievo a Catania, promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con università e imprese private come STMicroelectronics e Lpe-Asm, beneficerà in modo significativo da questa infusione di fondi.

Mentre il mondo avanza sempre più nell'era digitale, l'importanza dei semiconduttori non può essere sottovalutata. Questi componenti minuscoli alimentano i dispositivi che sono diventati essenziali per l'esistenza moderna. Posizionandosi strategicamente come attore chiave nell'innovazione dei semiconduttori, l'Italia non solo preserva il proprio patrimonio tecnologico, ma contribuisce in modo sostanziale all'ascesa dell'Europa nell'industria globale dei semiconduttori. Questa iniziativa storica è una testimonianza dell'impegno dell'Italia nel coltivare i propri punti di forza tecnologici e rafforza il concetto che la vera leadership si mantiene attraverso un impegno incondizionato e risorse sostanziali.

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