Mutui a tasso variabile: Possibile riduzione delle rate entro il 2024

La recente notizia dell'eventuale riduzione delle rate dei mutui a tasso variabile ha destato un respiro di sollievo tra coloro che sono attualmente impegnati in questa tipologia di finanziamento. Secondo uno studio condotto da Facile.it, entro la fine dell'anno le banche potrebbero abbassare di circa 100 euro al mese la rata di diversi mutui a tasso variabile, offrendo così un po' di respiro a chi ha visto crescere in modo consistente la propria rata negli ultimi mesi.

L'abbassamento delle rate si preannuncia graduale ma significativo: si parte da circa 10 euro in meno al mese a partire da aprile, per poi arrivare a una riduzione di 100 euro mensili entro la fine del 2024 e addirittura di 120 euro al mese entro l'estate del 2025.

Una delle cause di questa inversione di tendenza è da individuare nel calo dei tassi di interesse, in particolare dell'Euribor a sei mesi, che si è attestato intorno al 3,69% circa. Tale trend negativo, iniziato a manifestarsi già dall'anno precedente, finalmente sembra iniziare a riflettersi sull'andamento delle rate dei mutui a tasso variabile.

Va sottolineato che questa possibilità di riduzione delle rate giunge dopo un periodo di difficoltà per gli intestatari di mutui variabili. Dal 2022, infatti, la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) ha subito una svolta significativa, passando da sei anni di tassi di interesse pari a zero o negativi a una serie di dieci rialzi dei tassi, portandoli dallo 0% al 4,5% attuale.

Questo cambiamento ha comportato un aumento del costo del credito in tutta l'Eurozona, Italia compresa, e di conseguenza ha influito sui prezzi dei mutui a tasso variabile. In media, i mutui di questo tipo sono diventati più costosi di circa 200 euro al mese nel suddetto periodo, spingendo molti clienti a chiedere alle banche di modificare le condizioni del prestito o di valutare la surroga mutuo.

Al fine di mitigare gli effetti di questa situazione, diverse banche hanno iniziato a trattare con i propri clienti una riduzione del differenziale, ovvero gli interessi che si aggiungono all'Euribor per calcolare la rata. Questo differenziale, che varia in base al rapporto di ciascun cliente con la banca e ai prodotti finanziari da lui contratti, può oscillare da un quarto di punto fino a oltre tre punti percentuali.

In questo contesto, l'annuncio della possibile riduzione delle rate dei mutui a tasso variabile rappresenta una boccata d'ossigeno per molti, consentendo loro di affrontare con maggior serenità le spese mensili e di pianificare in modo più stabile il proprio bilancio familiare. Resta da vedere come si evolverà la situazione nei prossimi mesi e quali saranno gli effetti sul mercato immobiliare e finanziario nel medio-lungo periodo.

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