Newcleo ed il sogno di cambiare il futuro dell’energia, passando per il nucleare

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Redazione Financial Panorama

Era il 1994, e Stefano Buono, allora un giovane fisico del Cern di Ginevra, si trovava al bivio tra un avventuroso giro del mondo a vela e una chiamata dal premio Nobel Carlo Rubbia. Questa chiamata ha cambiato il corso della sua vita e ha gettato le basi per la sua attuale impresa: la startup newcleo.

Inizialmente affascinato dall'idea di sviluppare un reattore nucleare pulito e sicuro, Buono ha accettato la sfida con la speranza di cambiare il mondo. Tuttavia, il progetto si arenò all'incrocio del 2000, quando l'Europa, ancora scossa dal disastro di Chernobyl, voltò le spalle al nucleare. Nonostante il fallimento iniziale, Buono non ha abbandonato il suo sogno di contribuire a un futuro energetico sostenibile.

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Nel 2002, ha acquistato un brevetto sviluppato dal gruppo di Rubbia, dando vita a Advanced Accelerator Applications, un'azienda di medicina nucleare. Nel 2015, ha quotato l'azienda sul Nasdaq e, nel 2018, l'ha venduta a Novartis per 3,9 miliardi di dollari. Da imprenditore di successo, Buono ha mantenuto un occhio attento sul settore nucleare, e nel 2021 ha fondato newcleo con l'obiettivo di sviluppare reattori nucleari innovativi.

La nuova proposta di Buono è quella di reattori ultra-compatti da 200 MWe, alimentati da una miscela di uranio impoverito e plutonio, conosciuta come combustibile ossido misto (Mox). Ciò consente di bruciare le scorie anziché produrne, affrontando così una delle principali critiche al nucleare. Secondo Buono, questi reattori richiederanno meno di un metro cubo di scorie per ogni gigawatt elettrico annuo e i rifiuti saranno radioattivi per soli 250 anni, in contrasto con i 250.000 anni delle scorie delle centrali tradizionali.

La startup, che conta oggi su 360 dipendenti, ha sede in Inghilterra, con filiali in Francia e Italia. Il 2024 segnerà l'inizio dei test presso il centro Enea del Brasimone, sull'Appennino bolognese, con l'obiettivo di avviare la produzione di un reattore da 30 MWe e la prima fabbrica di combustibile nel 2030 in Francia. Il primo reattore commerciale sarà operativo nel 2032 in Inghilterra.

Buono ha finanziato la sua visione attraendo investitori privati, con 650 attuali sostenitori, di cui il 90% sono italiani. Tra gli investitori si annoverano Exor Seeds, Davide e Vittorio Malacalza, e diverse altre figure di spicco. La startup ha raccolto un totale di 400 milioni di euro, con un ulteriore aumento di capitale pianificato da 1 miliardo di euro.

Il nucleare, secondo Buono, è vittima di un'associazione negativa legata alle bombe atomiche, ma crede che l'educazione possa abbattere questo tabù. Guardando al futuro, la startup ha stretto accordi con importanti aziende italiane, tra cui Enel, Fincantieri e Rina, per esplorare nuove collaborazioni nel settore.

In conclusione, newcleo mira a diventare una multinazionale dell'energia elettrica, posizionandosi al centro dell'innovazione nucleare in Europa. Con la crescente consapevolezza sulla necessità di energia pulita e le nuove tecnologie sviluppate dalla startup, il nucleare potrebbe benissimo rivivere una rinascita, aprendo la strada a un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.

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