Non solo Samsung ed Apple, al momento anche Google vuole privare le Chatbot AI

Alphabet Inc. ha preso un'importante iniziativa per garantire la sicurezza e la protezione delle informazioni sensibili seguendo le orme di Apple Inc. e Samsung Electronics Co. Ltd, vietando l'uso interno dei chatbot basati sull'intelligenza artificiale, compreso il proprio chatbot di creazione chiamato Bard.

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Google ha deciso di proibire l'utilizzo dei chatbot AI all'interno dell'azienda al fine di dare la massima priorità alla sicurezza e di proteggere i dati confidenziali da eventuali falle di informazioni. Secondo quanto riportato da Reuters, questa decisione include anche Bard, il chatbot sviluppato internamente da Google.

La società ha anche invitato i propri ingegneri a non utilizzare direttamente il codice generato dai chatbot. Benché riconosca che Bard possa fornire suggerimenti di codice utili per i programmatori, Google ha evidenziato che questi suggerimenti potrebbero non essere del tutto appropriati.

La decisione di Google di vietare l'inserimento di materiali riservati nei chatbot basati sull'intelligenza artificiale, come Bard e ChatGPT di OpenAI, deriva dal fatto che tali chatbot utilizzano l'IA generativa per conversare e rispondere alle richieste. Sebbene gli operatori possano accedere ai log delle conversazioni, la ricerca ha dimostrato che l'IA può replicare i dati appresi durante l'addestramento, creando un rischio di divulgazione non autorizzata di informazioni.

Questa mossa di Google rappresenta una tendenza più ampia dell'industria che sta adottando misure di sicurezza riguardo ai chatbot basati sull'IA. Altre grandi aziende, come Samsung, Amazon.com, Inc. e Deutsche Bank, hanno già implementato linee guida per regolare l'uso di tali programmi di chatbot.

È importante sottolineare che l'Italia, nel marzo di quest'anno, ha vietato l'uso di ChatGPT a causa di preoccupazioni sulla privacy, diventando il primo paese occidentale a fare tale divieto. Tuttavia, recentemente questa decisione è stata revocata.

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Autore:

Redazione Rid Investment

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