Novembre 2023: Inflazione nell’eurozona rallenta più del previsto
Economia
A novembre 2023, l'Inflazione nell'Eurozona ha registrato una significativa decelerazione, sorprendendo gli analisti e alimentando speranze di una stabilità economica. Secondo le stime flash di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, la crescita dei prezzi nell'area dell'euro dovrebbe attestarsi al 2,4% su base annua. Questo rappresenta un calo rispetto al 2,9% di ottobre e al più elevato 4,3% di settembre. La contrazione supera le aspettative degli esperti, che prevedevano un aumento dell'inflazione del 2,7%.
Analizzando le componenti principali dell'inflazione nell'area dell'euro, Eurostat prevede che il tasso annuale più elevato a novembre sarà quello dei prodotti alimentari, alcolici e tabacco, che si attesterà al 6,9%, in calo rispetto al 7,4% di ottobre. Seguono i servizi con un tasso del 4,0%, rispetto al 4,6% del mese precedente, i beni industriali non energetici al 2,9%, in ribasso rispetto al 3,5% di ottobre, e l'energia con una significativa contrazione al -11,5%, rispetto al -11,2% di ottobre.
Escludendo l'energia, il tasso annuale a novembre si attesta al 4,3%. Se si escludono anche i beni alimentari non processati, il tasso annuale scende al 4,2%.
Un ulteriore elemento da considerare è l'indice dei principali prezzi al consumo, calcolato escludendo energia, alimentari, alcol e tabacco. Questo indice si ferma al +3,6% a novembre, in ribasso rispetto al +4,2% del mese precedente e al di sotto del +3,9% atteso dai mercati.
Particolarmente significativa è la situazione in Italia, dove la frenata dell'inflazione è ancora più marcata. Secondo le stime dell'Istat, a novembre 2023 la crescita dei prezzi è tornata a valori che non si registravano da marzo 2021, segnando un aumento dell'0,8% su base annua, rispetto al +1,7% del mese precedente. Su base mensile, l'inflazione in Italia segna un -0,4%, andando oltre il -0,2% atteso dagli analisti.
Questi dati indicano un andamento economico più contenuto rispetto alle proiezioni precedenti, aprendo la strada a una possibile stabilizzazione dei prezzi e fornendo un respiro ai consumatori e alle imprese. Tuttavia, è essenziale monitorare attentamente l'evoluzione dei dati economici per comprendere se questa tendenza alla moderazione dell'inflazione si manterrà nel medio termine o se si tratta di una fase temporanea.
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