Nuova manovra fiscale col fiato corto, previsti ancora tagli

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Nel suo discorso di apertura del Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha delineato una visione di rigore e prudenza economica per l'anno a venire. Senza nascondere le sfide che il governo dovrà affrontare, Meloni ha lanciato un appello a rimanere "con i piedi per terra" in vista di una manovra che si troverà a dover fare i conti con una penuria di risorse e severi vincoli di spesa.

Uno dei punti focali del suo intervento è stato il riconoscimento della necessità di tagliare le spese non essenziali e "cancellare" le riforme del passato che non hanno raggiunto i risultati sperati. Questo, secondo Meloni, sarà cruciale per reperire i fondi necessari a sostenere tre priorità chiave: il taglio del cuneo fiscale, il sostegno alla natalità e alle fasce più deboli della società.

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Tuttavia, Meloni ha sottolineato che questa non sarà una semplice "spending review" lineare, ma piuttosto una serie di scelte politiche mirate. Questo riflette la sua convinzione che il governo debba fare scelte di rottura con il passato, eliminando misure che non condividono politicamente e concentrando le risorse su interventi che sono in linea con il programma del suo governo.

La sfida non è da sottovalutare. Meloni ha citato dati macroeconomici positivi, come uno spread "basso" e buoni risultati sull'occupazione e sul Pil del primo semestre, ma ha anche messo in guardia sulla crescente difficoltà della congiuntura economica, influenzata dalla frenata economica della Germania che ha effetti sull'intera Unione Europea. Inoltre, ha riconosciuto che le risorse disponibili devono essere utilizzate con la massima attenzione e ha posto l'accento sulla necessità di evitare sprechi e inefficienze.

La Meloni ha inoltre affrontato direttamente il disastro del Superbonus 110%, definendolo una "tragedia contabile" che ha gravato sul bilancio statale. Ha sollecitato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a presentare i numeri relativi a questa questione e ha quantificato le irregolarità in 12 miliardi di euro. Questo intervento ha sollevato dibattiti e polemiche, con alcune voci che hanno etichettato le sue accuse come "ridicole".

Nel suo discorso, la leader del governo ha posto l'attenzione anche sulla necessità di attuare grandi riforme, tra cui una riforma costituzionale che garantisca stabilità ai governi e un coinvolgimento più diretto dei cittadini nella scelta dei governanti. Questo, secondo Meloni, sarà uno dei primi passi importanti del governo nei prossimi mesi, insieme al completamento dell'autonomia differenziata, la riforma della giustizia e la delega fiscale.

In conclusione, il discorso di Giorgia Meloni al Consiglio dei ministri segna un nuovo corso di austerità e rigore economico, con l'obiettivo di bilanciare le risorse disponibili e sostenere le priorità governative. Tuttavia, la sfida di attuare tagli mirati e riforme sostanziali non mancherà di sollevare discussioni e controversie nei mesi a venire. Con le elezioni europee all'orizzonte e l'Italia che ospiterà il G7, il governo sarà chiamato a dimostrare compattezza e concentrazione per affrontare le sfide che si profilano all'orizzonte.

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