Nuovo regolamento europeo sugli imballaggi: Accordo tra ambiente e filiera agroalimentare

La scorsa settimana, l'Eurocamera di Strasburgo ha approvato modifiche "morbide" al nuovo Regolamento Comunitario per gli imballaggi, trovando così un punto di equilibrio tra riciclo e riuso. Gli operatori del settore, tra cui la società italiana Pack System, accolgono positivamente queste modifiche, ritenendo che siano state apportate scelte più ragionevoli rispetto al testo iniziale.

Secondo Pack System, che produce imballaggi, la modifica del regolamento è fondamentale per salvaguardare l'ambiente senza penalizzare la filiera agroalimentare, in particolare il settore dell'ortofrutta. La maggior parte degli imballaggi venduti dalla società è inferiore a 1,5 kg, e senza le modifiche apportate, ciò avrebbe significato l'impossibilità di commercializzare gran parte dei loro prodotti. Il packaging delle fragole, ad esempio, rappresenta una parte significativa delle vendite e del fatturato in Basilicata, dove opera Pack System.

La rassicurazione principale è che il settore agroalimentare rimane tutelato, e la confezione di alimenti senza limiti di peso è ancora possibile. Se da un lato si prevede una graduale riduzione degli imballaggi, in particolare quelli in plastica, dall'altro viene rivista la tipologia del monouso. Un elemento chiave è l'introduzione di una deroga per i Paesi, come l'Italia, che hanno investito significativamente nel riciclo. Questa deroga consente agli Stati di essere esentati dall'obbligo del riuso qualora si raggiunga l'85% di riciclo degli imballaggi.

Pack System sottolinea che, sebbene siano possibili soluzioni più ecologiche, vietare la vendita di imballaggi sotto i 1,5 kg sarebbe un errore clamoroso, con possibili impatti negativi sulla sicurezza alimentare e gli sprechi. L'azienda riconosce l'obiettivo giusto del regolamento europeo di ridurre l'inquinamento e le emissioni inquinanti ma avverte che decisioni non adeguatamente ponderate potrebbero generare conseguenze negative sulla filiera della produzione di imballaggi, causando la perdita di migliaia di posti di lavoro e un aumento dei costi di produzione di frutta e verdura, con ripercussioni sui prezzi di vendita e sui consumi.

In attesa della decisione del Consiglio Europeo prevista per il 18 dicembre, l'industria degli imballaggi si prepara a navigare nelle sfide e nelle opportunità di un futuro orientato alla sostenibilità, bilanciando l'impegno per l'ambiente con la necessità di preservare la vitalità della filiera agroalimentare.

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