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Obiettivo di crescita del Pil per il 2023 all’1% dallo 0,6% ma al contempo conferma target deficit

Il governo italiano porterà oggi in Consiglio dei ministri il Documento di Economia e Finanza (Def), in cui verranno presentate le previsioni economiche e finanziarie del paese per i prossimi anni. Secondo fonti a conoscenza del dossier, le previsioni di crescita per il 2021 saranno alzate, ma quelle per il 2024 verranno tagliate a causa dell'impatto negativo dell'aumento dei tassi e delle difficoltà nella spesa dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

L'obiettivo di crescita del Pil per il 2023 dovrebbe essere portato all'1% dallo 0,6% di novembre, mentre il tasso di crescita di quest'anno sarebbe dello 0,9% a politiche invariate. Il governo intende presentare una serie di nuove misure per sostenere l'attività economica nei prossimi mesi.

Il Tesoro prevede che il Pil cresca il prossimo anno dell'1,4%, in calo rispetto alla proiezione dell'1,9% fatta a novembre. Il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato che le prospettive economiche per il 2023 stanno migliorando, ma ha anche avvertito che l'aumento dei tassi d'interesse potrebbe rappresentare una minaccia per la crescita.

Una questione chiave che incide sulle prospettive per il 2024 è la capacità dell'Italia di rispettare i piani del Pnrr. L'Italia dovrebbe ricevere circa 200 miliardi di euro tra erogazioni a fondo perduto e prestiti agevolati fino al 2026, ma è in ritardo sia sugli obiettivi e i milestone concordati con Bruxelles in cambio degli aiuti, sia sulla spesa del denaro già ricevuto.

Sul fronte delle finanze pubbliche, il governo intende confermare un deficit di bilancio del 4,5% del Pil per il 2023, con un potenziale margine di manovra aggiuntivo fino a 3 miliardi di euro per maggiore spesa pubblica o tagli di tasse. Il deficit va verso un dato leggermente inferiore di 4,35% in base alle tendenze attuali. Il governo dovrebbe mantenere l'obiettivo di deficit per il 2024 al 3,7% del Pil.

Il debito pubblico italiano, il più alto dell'eurozona dopo la Grecia, è destinato a diminuire gradualmente nel corso degli anni al 140,9% del Pil nel 2025 dal 144,4% nel 2022.

Il governo italiano dovrà affrontare numerose sfide nei prossimi anni, tra cui la necessità di accelerare la spesa del Pnrr, il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica e il mantenimento della crescita economica. Il Def sarà un'occasione importante per presentare una strategia coerente e sostenibile per l'Italia, che possa rilanciare l'economia e migliorare le prospettive future del paese.

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Autore:

Redazione Rid Investment

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